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Recensione: "uno splendido disastro"

Da Blake16 @Blake_165
"Uno splendido disastro" di Jamie McGuire:
Camicetta immacolata e coda di cavallo. Abby Abernathy sembra la classica ragazza timida e studiosa. Ma in realtà è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University per il primo anno di università, ha tutta l’intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo.
Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una compagna diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio.

COVER ORIGINALE

C’è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato.
Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Ma lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un’inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all’anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto…
Uno splendido disastro è un caso editoriale unico, un fenomeno mondiale. La rete è invasa di commenti, schiere di lettori reclamano un secondo capitolo, dilagano forum dedicati ai due romantici protagonisti. Venduto a una delle più importanti case editrici americane dopo un’asta agguerrita ha scalato la classifica del «New York Times» rimanendo per settimane ai primi posti. La Warner Bros ne ha acquisito i diritti cinematografici. Sentimenti inconfessabili, lotte interiori, passione proibita fanno di Uno splendido disastro un romanzo di cui è difficile non diventare dipendenti. 
Cosa penso: È dall’inizio di quest’anno che sento parlare di questo libro: del fatto che abbia sconvolto l’America, del fatto che è diventato un caso editoriale in poco tempo, del fatto che le varie case editrici abbiano fatto quasi a pugni per potersene accaparrare i diritti di pubblicazione, del fatto che alcune blogger nostrane con la benedetta capacità di leggere in lingua si siano totalmente innamorate di questo romanzo tanto da spingere le nostre case editrici a pubblicarlo qui da noi e del fatto che in Italia sia stata intrapresa una lotta all’ultimo sangue simile a quella avvenuta nel resto del mondo sempre per potersi accaparrare i diritti di pubblicazione.
È uscito il 28 Febbraio e dopo tanti discorsi, pubblicità e obnubilamento totale della rete, potevo mai io lasciarmelo scappare?
Appunto!!!
Quindi parliamo un po’ di quanto “Uno splendido disastro” abbia sconvolto me!!!
E già, proprio così.
In attesa della copia cartacea che non è mai arrivata - e penso che non arriverà mai, persa, si presume, nei meandri di qualche anfratto italiano situato tra il nord Italia e la mia bella Sicilia a causa del mal tempo – la casa editrice, che sia benedetta, mi ha proposto nell’attesa che il libro trovasse la via di casa – cioè la mia – se mi andasse di leggere il pdf…
Insomma, questa è stata “un’offerta che non potrevo mai rifiutarre” e… non l’avessi mai fatto!!!
Bang!!!
Sono stata totalmente travolta da un treno ad alta velocità che portava scritto sulla sua fiancata il nome “Uno splendido disastro”.
Ragazzi e chi mi fermava più.
Nonostante fosse in eBook, in sole poche ore mi sono ritrovata a metà libro, totalmente coinvolta nella lettura, travolta dal flusso di emozioni che la storia mi trasmetteva, a leggere delle avventure, disavventure, scontri e incontri dei due protagonisti, Abby/Pigeon Abernathy e Travis Maddox.
E poi ecco che accade l’impensabile, l’incubo di ogni incallito lettore che dolente o volente si ritrova a leggere gli eBook tramite tablet o altre diavolerie simili…
Ecco che nel più bello della lettura, il mio tablet inizia a lampeggiare, compare la scritta chiusura tablet in corso, chiusura tablet in corso
Noooo!!! Non ti scaricare proprio ora, ti prego resisti altri cinque minuti, per favore resisti, le sta dicendo che la ama… no, non ti spegnere… no, aspetta… PORCA PUTTANA %$££$&%$###@@@@!!!
E già, il tablet mi si è scaricato proprio nel momento clou della lettura, e poco importava se erano passate da poco le due di notte, avrei ancora letto fino alle tre, le quattro, insomma avrei fatto anche l’alba, ma il mio tablet ha deciso per me, dicendomi che lui era esaurito, aveva sonno e poco gli importava a quale punto della lettura fossi arrivata.
Ma il giorno dopo mi sono rifatta.
Dopo una bella ricaricata al mio tablet, ho letto le ultime cento pagine ininterrottamente – eccetto le pause pipì – e così mi sono ritrovata ricca di una nuova storia, di nuovi amici che con le loro avventure mi hanno regalato delle ore di puro piacere.
La McGuire è fenomenale!!!
Sin dall’inizio è riuscita a farmi entrare in sintonia con la trama e con suoi personaggi tanto da crearmi una sorta di dipendenza dalla storia che non volevo più staccarmene.
Lo stile narrativo, l’ambientazione, i personaggi… tutto, mi ha ammaliata, incantata, totalmente travolta fino a tal punto che una volta terminata la lettura, ho avvertito la mancanza, la nostalgia dei personaggi che la McGuire ha creato, dei luoghi in cui ha ambientato la sua storia e altro non potevo fare se non rileggere tutto d’accapo e poco importava se avevo parecchie letture arretrate, dovevo rileggerlo, era il libro che me lo chiedeva e io non ho potuto rifiutami, e così, per scongiurare un’ulteriore fine del libro veloce come la prima volta, ho riletto “Uno splendido disastro” con calma, ho centellinato la lettura, l’ho rallentata, me la sono goduta, ma anche questa volta è finita troppo in fretta.
“Uno splendido disastro” è un libro che crea dipendenza, che travolge, che ammalia, che diverte e che commuove… ma che una volta finito fa sentire la mancanza di sé, della sua storia e soprattutto dei suoi personaggi sentiti come dei nuovi amici che contro la propria volontà si è costretti a lasciare andare via nel momento in cui si chiude definitivamente il libro…
… CONSIGLIATO!!!
[…]“Sai perché ti voglio? Non sapevo di essere perso finché non mi hai trovato. Non sapevo quanto ero solo fino alla prima notte che ho dormito senza di te. Tu sei l’unica cosa giusta che ho fatto. Sei la persona che aspettavo, Pigeon.”
[…]
Non si trattava solo di me o solo di lui: a formare qualcosa di speciale eravamo noi due assieme.Pag. 204

L'ho letto il... 1 Marzo 2013GIUDIZIO:

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