Unravel Me
Tahereh Mafi
461 pagine
Serie sospesa in Italia
tick
tick
tick
tick
tick
è quasi
tempo per la guerra.
Juliette è fuggita al Punto Omega. E' un luogo per persone come lei -persone con dei doni- ed è anche il quartier generale della resistenza ribelle. E' finalmente libera dalla Restaurazione, libera dal loro piano di usarla come arma, e libera di amare Adam. Ma Juliette non sarà mai libera dalla consapevolezza del suo tocco letale.
O da Warner, che vuole Juliette più di quanto lei abbia mai pensato fosse possibile.
In questo sequel esilarante di Shatter Me, Juliette deve prendere decisioni che cambieranno la sua vita tra ciò che vuole e ciò che pensa sia giusto. Le decisioni che potrebbe significare la scelta tra il suo cuore -e la vita di Adam.
Oh.
E' la prima cosa che ho pensato quando ho chiuso il libro. Mi ci sono voluti alcuni secoli per finirlo, per questioni di tempo, impegni, varie altre letture urgenti, ma alla fine la voglia smaniosa di terminarlo mi ha portato alla fine di Unravel Me. E' stato sconvolgente intraprendere la lettura di questo libro, in tutti i sensi possibili. Diamine, non riesco a credere di essere ancora viva! Dopo aver letto Destroy Me (qui), la mia opinione su certi personaggi era cambiata. Si, si, lo so che sapete che sto parlando di Warner. Che ci posso fare, sono caduta nella rete. Il freddo, implacabile generale dal cuore di pietra non è poi così crudele come voleva sembrare. Dietro ogni sua azione c'era una motivazione, e adesso che lo so ho letto con occhi nuovi questo volume. Parallelamente a Warner, infatti, c'è Adam, di cui mi ero profondamente e perdutamente innamorata nel primo. All'inizio ho dovuto ricordare a me stessa la mia totale infatuazione per Warner, e questo ha generato una gran confusione nel mio cuore. Misuravo i gesti di Adam in modo più critico, nonostante qualche sospiro mi sia sfuggito lo stesso dalle labbra, ma senza lo stesso trasporto di Schegge di me. E' la stessa Juliette a nominarlo nei suoi pensieri, quando ricorda a se stessa che Adam non è l'unico a poterla toccare senza subire l'effetto
Tocco la sua guancia.Le cose però stanno cambiando. Adam nasconde qualcosa, e vi assicuro che è una bomba tale da far collassare tutte le Adamette in circolazione. Non riuscivo a credere che la Mafi mi stesse facendo proprio quello, che mi stesse punendo distruggendo la ship più bella su cui mi fosse mai capitato di voler fantasticare. Scoprire questa verità porterà Juliette oltre il limite di sopportazione, finché lei e il suo potere non esploderanno mostrando a tutti, fra cui le stessa, ciò di cui è capace. Il terrore e il disgusto di sé sono così forti da farla ripiombare in quello stato di solitudine e apatia fin troppo difficile da accettare, ora che invece sa com'è essere amati, desiderati, toccati. Ma deve riabituarsi di nuovo, e questo significa stare lontana da tutti, distruggere le fondamenta dei suoi piccoli progressi e ritirarsi nella disperazione della propria mente. Fortunatamente per lei, non durerà molto. In contrasto a questo, ho amato Kenji e i sui tentativi, prima scherzosi, dolci, poi risoluti, di farla rinsavire quando il mondo sembrava essere sul punto di crollarle addosso- quando anche l'unica cosa buona della sua vita le era stata strappata. In mancanza di Adam, Kenji riesce a mettere in luce quei difetti di sé che Juliette preferiva ignorare, chiusa nella sua campana di dolore, ricordi, amarezza e rassegnazione. Perché adesso che fa parte del Punto Omega, deve darsi da fare e andare alla radice del suo dono, ma soprattutto capire cosa vuole fare, come vuole agire, e dove trovare la fiducia e il coraggio necessari per uscire da un guscio fatto di anni di rifiuti e inutili tentativi di rendersi innocua -quando solo guardando le proprie mani, o il suo riflesso negli occhi degli altri, ricorda cos'è capace di fare. Dovrà trovare la forza necessaria per fronteggiare l'ennesimo ostacolo messo sulla sua strada dalla Restaurazione, nemici vecchi e nuovi che innescheranno una nuova serie di eventi mozzafiato, pronti a rimettere in gioco ogni certezza, specie quelle legate alle emozioni. Le voci circa un movimento di resistenza alimentano la speranza del popolo, un sentimento che il governo deve preoccuparsi di estirpare alla radice. E' per questo che, ostaggi alla mano e armi in campo, Juliette si ritroverà costretta ad incontrare il padre di Warner, nonché Warner stesso poco dopo. E allora si che, finalmente, l'azione assopita fino a quel momento -contenuta al solo interno del Punto Omega, sottoterra- prenderà il sopravvento mostrando tutto il potenziale di Unravel Me.
Prende un respiro pieno. Si rivolge a me. Mi dice troppo con i suoi occhi, tanto che devo guardare altrove, perché mi sembra tutto troppo intensamente. La mia pelle è ipersensibile, finalmente finalmente finalmente sveglia e vibrante di vita, ronzante di sentimenti così intensi che è quasi indecente.
Non riesco nemmeno a nasconderlo.
Mi guardo intorno ai loro volti ansiosi, uomini e donne, giovani e di mezza età, tutte le diverse etnie, forme e dimensioni. Stanno interagendo uno con l'altro come se fossero parte di una famiglia e sento uno strano tipo di dolore lancinante al fianco, conficcarsi in me fino a quando mi sgonfio.L'intensità e la passionalità racchiuse nella mente di Juliette mi hanno lasciata senza fiato fin dal primo libro. Riusciva a toccare corde del mio cuore mai sfiorate, e perciò sensibilissime alle sue parole. Al suo stile poetico e irruente, inizialmente inesperto e caotico in modo tenero e struggente, poi più maturo, pungente e accurato abbastanza da colpire direttamente nel punto giusto
E' come il mio viso fosse premuto contro il vetro, guardando una scena da molto, molto lontano, desiderando e volendo essere parte di qualcosa di cui so non potrò mai davvero far parte. Dimentico, a volte, che ci sono persone là fuori che ancora riescono a sorridere ogni giorno, nonostante tutto.
Non hanno ancora perso la speranza.
Sclero-time, Warnette in prima linea.
Prima di prendere in mano il libro, ero talmente convinta che niente mi avrebbe fatto cambiare idea su Adam. Qui, ancora, le scene fra lui e Juliette sono emozionanti, struggenti, febbrili, tanto da farmi desiderare di poterli desiderare insieme con tutto il mio cuore. Ma, all'arrivo di Warner, ho perso la capacità di fare qualunque cosa. Oh, WARNER. Se pensavamo che i momenti fra Juliette e Adam fossero intensi, quello che Warner -Warner, Warner, quant'è bello ripetere il suo nome!- riesce a fare con un solo sguardo dovrebbe essere vietato e censurato. Fortunatamente per noi non è così, e possiamo goderci la tensione, l'elettricità nell'aria, il magnetismo, l'annullamento della forza di gravità, tutti fenomeni fisicamente inspiegabili e solo perché lui guarda Juliette. Voglio dire, okay, vuoi uccidermi? Metti Warner davanti a me, non serve altro. E a questo proposito, confermo la fama che il capitolo 62 reclama per sé -la perfezione assoluta.
Quello che loro condividono è così profondo, così radicato ma improvviso, che nemmeno loro riescono a dargli voce. Si definisce lentamente, prendendo piede e affiancando la disperazione e l'attrazione che la legano ad Adam. Se quello che c'è fra lui e Juliette possiamo chiamarlo amore, con Warner non si tratta più solo di questo: è pura passione e ossessione e talmente intenso
riuscivo
a
respirare.
Warner riesce a demolirla ad un livello tale che Adam non potrà mai raggiungere. La accetta e comprende completamente, lei e il suo dono, mentre Adam la spinge a controllarlo, ad essere più forte, coraggiosa, migliore -entrambi manderebbero in tilt il cuore di una ragazza
Le sue labbra non osano sorridere, la sua fronte non si increspa per il pericolo. Gli è stato insegnato a camuffare le sue emozioni, a nascondere i suoi pensieri dal mondo e di non fidarsi di nessuno e di niente. Per fare quello che vuole con ogni mezzo necessario.
Riesco a vedere tutto questo così chiaramente.
Ma ha un aspetto diverso.
Il suo sguardo è troppo pesante, i suoi occhi, troppo profondi. La sua espressione è troppo pieno di qualcosa che non voglio riconoscere. Lui mi guarda come se fossi riuscita, come se gli avessi sparato nel cuore e l'avessi frantumato, come se l'avessi lasciato morire dopo che mi ha detto che mi amava e mi sono rifiutato di pensare che fosse ancora possibile.
E vedo la differenza in lui ora. Vedo cosa è cambiato.
Non sta facendo alcuno sforzo per nascondere le sue emozioni da me.
Questa parte di loro -questa parte di lei- mi ha colpito profondamente per tutto il libro. La concezione che Juliette ha di sé inizia a cambiare. Diventa consapevole del proprio potere, terrorizzata non solo dalle conseguenze, ma dal modo in cui lei stessa reagisce alla cosa. Abituata a rifiutarsi con tutte le sue energie, ora che deve imparare a controllare il suo dono, a gestirlo, comprenderlo, usarlo, una piccola parte di Juliette ne trae piacere, mentre il resto è disgustata e attonita da quel leggero effetto d'attrazione che esercita in lei. Da un lato è spaventoso, ma è anche ciò che rende così angusta e coinvolgente la storia. L'intero romanzo sarà una sorta di percorso di crescita per lei, lungo il quale dovrà capire chi è senza fare affidamento su nessuno, a cosa appartiene e se appartiene a qualcosa di già esistente. A volte ho pensato che Juliette perdesse troppo tempo a commiserarsi nel suo buco nero invece di combattere e prendere decisioni -ho perso il conto delle volte in cui ho anche imprecato contro di lei perché pensava ad Adam stando con Warner, pur comprendendo la situazione delicata-, ma solo alla fine ho capito che l'autrice aveva progettato tutto -che c'era un momento giusto per ogni cosa. Ho amato questo libro. Mi sembra di non riuscire a dire abbastanza -e nemmeno vorrei, perché molte cose dovete gustarvele senza anticipazioni di alcun tipo. Amo il modo in cui la Mafi usa le ripetizioni, taglia le frasi o le interrompe, scandendo un ritmo ora veloce, colmo d'ansia e paura e consapevolezza, poi più denso, passionale, emozionante da far venire i brividi e le palpitazioni insieme. Ha qualcosa di magico e terrificante allo stesso tempo, e funziona come una calamita su di me. Questo libro è fatto di sensazioni ed emozioni, perché ogni cosa per Juliette è così intensa che riesce a farmi sentire allo stesso modo in cui si sente lei nelle diverse situazioni. E' come finire in un'altra dimensione, rispetto al primo libro -dove odiavo Warner con tutto il cuore, mentre ora lo amo altrettanto intensamente-, e al contempo come tornare a casa. Nel bel mezzo di una guerra fatta di morte, colpi a tradimento, speranza, dolore, Juliette aprirà gli occhi di fronte a molte cose, mettendo in dubbio se stessa e la fiducia, l'amore, l'odio con cui classifica gli altri attorno a lei, per arrivare lì dove la ragazza spaventata e sola che era non poteva andare. Per arrivare ad un finale che lascia presagire tutto e niente, che ti getta nell'apatia e nella consapevolezza inaccettabile che quella cosa lì è proprio il finale. Oh, cavolo. Aspettiamoci il
★ ★ ★ ★e½
Warner è perfetto e me ne sono innamorata e so già che brucerò fra le sue braccia ma non vorrei nulla di diverso e miservearia. addio.