Magazine Cultura
Eccomi qui con le prime due recensioni del 2013, dopo questo splendido Natale 2012... ma perchè le cose belle passano in un baleno?
Comunque, passando al sodo, oggi vi racconto dei miei regali librosi, già letti e divorati in un sol boccone. ;)
Titolo: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Autore: Luis Sepúlveda
Traduttore: Ilide Carmignani
Editore: Guanda
Pagine: 86
Data di pubblicazione: Novembre 2012
ISBN: 9788823503335
Sinossi: Monaco. Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix. È un legame profondo, quasi simbiotico. Max, raggiunta l'indipendenza dalla casa paterna, va a vivere da solo, portandosi dietro l'amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e sta perdendo la vista, è costretto a passare lunghe giornate in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa di casa e intuisce che lì si nasconde un topo... Un'altra grande storia di amicizia nella differenza, questa è la magia di Luis Sepúlveda.
Una bellissima storia che mi ha riportato agli anni della mia infanzia, quando stringevo tra le mani "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare". Questo racconto è una perla con cui l'autore trascina il lettore in universo magico, all'insegna dell'amicizia e della semplicità. Valore aggiunto, l'impossibilità di esimersi dalla lacrima finale!
Titolo: Il mercante di libri maledetti
Autore: Marcello Simoni
Editore: Newton Compton
Pagine: 351
Data di pubblicazione: Settembre 2011
ISBN: 9788854131941
Sinossi:
È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede qualcosa di molto prezioso, che non è disposto a cedere ai suoi inseguitori.
Sono passati tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, riceve da un nobile veneziano l’incarico di mettersi sulle tracce di un libro rarissimo, l’Uter Ventorum. Si dice che contenga antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permetta di evocare gli angeli e la loro divina sapienza. Inizia così l’avventuroso viaggio di Ignazio tra Italia, Francia e Spagna, sulle tracce di un manoscritto che qualcuno pare abbia smembrato in quattro parti e accuratamente nascosto. Solo chi è in grado di risolvere complicati enigmi, e di decifrare strani messaggi disseminati nel percorso che conduce al libro, potrà trovarlo e accedere ai suoi segreti. Ma Ignazio non è l’unico a volerlo. Ci sono personaggi loschi e ambigui che intendono entrarne in possesso, anche con l’inganno e con la forza. Chi riuscirà per primo a scoprire dove si trova? E cosa saranno pronti a rischiare, tutti coloro che lo inseguono, per svelare per primi i suoi arcani misteri?
Sono partita abbastanza carica di aspettative e ho dovuto subito ridimensionarmi. Perchè dopo poche pagine ho capito che la copertina era un miserabile inganno (che novità!) e che in realtà mi trovavo di fronte a un'emulazione di svariati libri che per altro ho letto. In pieno stile "La cattedrale del Mare, "Il codice Da Vinci" - ah e per inciso non è assolutamente paragonabile a "I pilastri della Terra" -, la narrazione prosegue a stenti, in uno stile che non saprei come definire se non strano e finto ricercato, con ripetizioni qua e là che però accadono troppo frequentemente. La trama di per sè sarebbe carina, se non fosse poi in fondo banale e prevedibile. Ho apprezzato molto i riferimenti storici e l'ambientazione, poco i personaggi a parte il francese Willalme, che è il miglior costruito e raccontato, tanto da oscurare a volte la figura principale, cioè il mercante Ignazio. Arcani misteri? Bah... così è, se vi pare.
Tre stelline le merita, un bel passatempo, ma nulla di più.
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