Under the skin (2013) di Jonathan Glazer
Da un romanzo di Michel Faber (che è uno dei miei autori letterari preferiti, se non avete letto Il petalo cremisi e il bianco LEGGETELO, ed è un imperativo), la strana storia di un’aliena (interpretata ottimamente da una Johansson che ha deciso di tornare ai film indipendenti e Dio la benedicaaaa!!!) che, seducendo umani, li costringe a seguirli in una casa abbandonata per far sì che un’altra misteriosa sostanza aliena se ne cibi lasciando solo la pelle. È un film di fantascienza talmente atipico, con un’ottima colonna sonora (fra l’altro) e una bellissima fotografia, che non può fare a meno di dividere il pubblico fra chi lo ha apprezzato e chi lo ha annoiato. Io faccio parte di quelli che lo hanno apprezzato. Per il resto di voi che non ne capiscono una mazza ferrata di cinema, verrà ricordato come il film che ha creato un meme con Scarlett Johansson che cade rovinosamente sul marciapiede e il film che ha mostrato un cazzo duro… oppure era una briosche.
Fabio Secchi Frau