Mai così vicini (2014) di Rob Reiner
Michael Douglas e Diane Keaton vengono riesumati dai loro sarcofagi per una commedia d’amore su due vicini che prima si odiano, poi si conoscono e cominciano ad amarsi (ehhhh prevedibile, succede in almeno il 92% delle commedie americane che vediamo… e nel 82% di queste recita sempre la Keaton!). Si arriva al punto in cui nessuno dei due fa più ridere e la comicità di Rob Reiner si presenta allo spettatore chiedendo scusa per l’assenza ma, era a fare una visita ai polmoni.
Synecdoche, New York (2014) di Charlie Kaufman
Con Synecdoche, New York si fa un po’ di fatica perché la trama è complicata, pensata, impegnata, ma gli intermezzi sono esilaranti e c’è tutto il bello della scrittura assurda di Kaufman, Spike Jonze e Michel Gondry. Tre registi che non me li toccate o vi ammazzo.
The Dark Side of the Sun (2014) di Carlo Shalom Hintermann
Documentario sulla rara malattia dello Xeroderma Pigmentosum, che costringe un gruppo di bambini e adolescenti a vivere isolati e a uscire solo di notte. Ansia? Parecchia. Presenta anche degli inserti animati che non vengono esiliati, come di solito succede, nei titoli di testa.
Tutte contro lui – The Other Woman (2014) di Nick Cassavetes
Doveva per forza esistere anche questo film? Una specie di Il club delle prime moglie che però condividono lo stesso uomo (moglie, amante, altra amante)? Sono cavoli amari per Cameron Diaz che, malgrado sia un’ottima attrice drammatica, continua a preferire commedi all’acqua di rose come questa. Farà una brutta fine se non vira velocemente verso altri generi. Tutte contro lui è un disastro totale per come si evolve nella sua sceneggiatura ed è una sfiga per lo spettatore. Il film sembra che duri almeno 10 ore, durante le quali non puoi fare a meno di pensare che vorresti essere a casa o in macchina. Altrove, ma non lì a guardare la Diaz e altre due bionde ubriacarsi, fare casini e pensare di vendicarsi.
Provetta d’amore (2014) di Jay Chandrasekhar
Jay Chandrasekhar fa lo stesso, non ti dovevi scomodare a girare questo film.
FILM CHE ABBIAMO (ACCURATAMENTE) EVITATO
Delivery Man (2013) di Ken Scott
Avendo già visto l’originale (toccante, pulito, con uno stile ben preciso) non vedo perché dovrei vedere il remake americano con Vince Vaughn.
Fabio Secchi Frau