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[Recensioni] Quattro racconti di Livin Derevel

Creato il 15 febbraio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensioni] Quattro racconti di Livin DerevelTitoli:
Lezioni di recupero di anatomia comparata (ISBN 9788866650515)
Non è poi così male (ISBN 9788866650638)
Salto nel vuoto (ISBN 9788866651062)
Dedicami una canzone (ISBN 9788866651338)
Autore: Livin Derevel
Editore: Lite Editions
Prezzo: 1,99 € cadauno
Voto medio complessivo: [Recensioni] Quattro racconti di Livin Derevel

Trame:
Lezioni di recupero di anatomia comparata: Gli ultimi giorni di scuola non sono una passeggiata, soprattutto se si ha una materia ostica a cui proprio non si riesce a prestare attenzione. La materia, e il professore.

[Recensioni] Quattro racconti di Livin Derevel

Non è poi così male: Una rivisitazione dell’immortale fiaba di Cappuccetto Rosso, per sognare sulle ali del passato con un’aria nuova, completamente originale.

Salto nel vuoto: Gli incontri capitano per caso, anche la mattina presto in uno sperduto autogrill sulla Superstrada che conduce fino in California, bisogna cogliere le occasioni, sfruttare gli attimi, tradurre gli sguardi.  E Jared lo sa fare molto bene.

Dedicami una canzone: Ci sono volte in cui una canzone può dire tanto, può dire tutto, ci sono volte in cui una notte stellata può rappresentare molto più di quel che ci si sarebbe aspettati.

Recensioni:
Lezioni di recupero di anatomia comparata: Da studente ho particolarmente apprezzato questo racconto. A chi non è mai capitato di fare qualche fantasia su un proprio insegnante, dopotutto? Magari verso la fine dell’anno scolastico, quando fa caldo e si è decisamente stanchi di studiare. Leggere scene che forse non si è nemmeno osato immaginare nella vita reale, e descritte con grande abilità, concede una piacevolissima evasione che vale la pena di ricercare.

[Recensioni] Quattro racconti di Livin Derevel

Non è poi così male: La prima parola che mi è venuta in mente a lettura conclusa è stata “surreale”. I cari, vecchi luoghi comuni delle favole di una volta sono catapultati nella realtà quotidiana, e l’intera storia è caratterizzata da uno stile rapido ed esilarante, con battute fulminanti che nulla tolgono al coinvolgimento della narrazione; anzi, lo amplificano, facendo sì che un racconto breve condensi tutte le sensazioni in pochi tratti eloquenti.

Salto nel vuoto: Uno scenario normalissimo, di quelli che si vedono tutti i giorni se si è abituati a spostarsi. Succede spesso di incrociare lo sguardo con qualche passante, o con gli altri clienti di qualche locale, quindi è facile ritrovarsi tra queste righe. Quello che può capitare nel caso si finisse per seguire un’occhiata particolare riserva sempre delle sorprese, talvolta anche molto piacevoli, e questo racconto lascia con qualcosa in sospeso che ritorna spesso in mente, quando ci si trova in qualche luogo pubblico.

Dedicami una canzone: Non è facile riuscire a descrivere le emozioni, c’è sempre il rischio di non riuscire a renderle, specialmente quando entra in gioco anche l’erotismo; qui però tutta la storia è incredibilmente dolce, tanto che a tratti mi è venuto spontaneo chiedermi con una punta di rammarico se una tale intensità di sensazioni sia davvero possibile nella vita. Ma è sempre bello trovare una lettura che valga veramente, e in questo caso si arriva alla fine con un sorriso intenerito e il desiderio di leggere ancora qualcosa in più.

In conclusione:
Dopo aver letto tutti questi racconti e anche parecchie altre opere della stessa autrice, non posso che ribadire quello che ho provato avvicinandomi per caso ad una fanfiction qualche mese fa.
Qualunque sia la trama, i personaggi sono, semplicemente, vivi. Si provano le loro stesse emozioni, si ride e si piange con loro, si vive con loro riga dopo riga, si impara a conoscerli come se esistessero davvero proprio a due passi da casa. E sempre, in ogni racconto, si trova qualche frase che fa riflettere, che insegna qualcosa, che rallegra una giornata triste.

[Recensioni] Quattro racconti di Livin Derevel
La punta di diamante restano sempre e comunque le descrizioni. Le scene erotiche non scadono mai nel volgare o nell’ostentazione, gestite con una maestria che non manca mai di provocare brividi proibiti, e non è facile da descrivere: in pochi sono disposti a credere che un libro abbia realmente certe capacità, e ancora meno sono disposti a lasciarsene trasportare.
Io stesso, che sbandiero la mia insensibilità come se fosse un grande vanto, sono rimasto conquistato da subito da quello che ho letto. I primi racconti mi sono capitati sotto mano in un momento per me molto difficile, e sono stati in un certo senso una salvezza, qualcosa da aspettare e qualcosa in cui credere; a tutt’oggi li consiglio veramente a tutti, omofobi compresi, perché qui c’è veramente tanto da imparare, sia a livello stilistico che come mentalità.
E c’è veramente da sperare che un giorno anche la grande editoria metta da parte le solite convenzioni da business per dare spazio al vero talento, come questo!


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