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Recensioni Trash – “Komodo” & “La casa degli Zombi”

Creato il 28 aprile 2013 da Shaqino

Dopo una serata all’insegna dei filmacci come quella di ieri, era giunto il momento di scrivere qualcosina anche sul cinema quello brutto. Ma siccome non dedicherò due articoli a ciò che ho visto ieri sera, raccolgo entrambe le brevi recensioni in un unico post, sperando che un giorno qualcuno condivida con me la tragica sorte di aver visto questi film.

Komodo

Recensioni Trash – “Komodo” & “La casa degli Zombi”
Australia, USA 1999
Titolo Originale: Komodo
Regia: Michael Lantieri
Cast: Jill Hennessy, Billy Burke, Kevin Zegers, Paul Gleeson, Nina Landis, Michael Edward-Stevens, Simon Westaway, Bruce Hughes, Jane Conroy, Melissa Jaffer, Brian McDermott, Nique Needles
Genere: Avventura, Horror

La trama in breve: Patrick, 15 anni, vive con i genitori in un cottage su un’isola al largo della Carolina del Sud. Una notte i loro genitori vengono uccisi e mangiati da un mostro. L’evento lascia Patrick in stato di shock, incapace di ricordare ciò che accadde quella notte.

Detto francamente il film in questione è un ricettacolo di scene assurdamente inspiegabili e di banalità senza fine. Dopo un inizio che vuole dare l’impressione di essere davanti ad una produzione quanto meno non amatoriale, ci ritroviamo catapultati in una storia senza un capo e senza una coda. O meglio, il capo ce l’avrebbe anche, quasi, è la coda che manca completamente.

A parte degli enormi draghi di Komodo a fare da mostri (come direbbe Maccio Capatonda tra l’altro sono graficamente fatti “male da Dio”), non si riescono a capire molte cose, come ad esempio la presenza dei ricercatori che devono coprire un ipotetico mistero sulla comparsa dei mostri ma alla fine tutta la storia di sottofondo viene mandata a tarallucci e vino.

Gli attori fanno abbastanza pena, c’è il Billy Burke che sto vedendo in “Revolution” e in questa parte non è nient’altro che un tamarro. Niente di più. Quasi come in “Revolution”. Gli altri interpreti sono quasi da buttare. Come in ogni film in cui c’è un gruppo che si rispetti c’è anche un uomo di colore che viene ammazzato quasi subito ma con atroci sofferenze.

Voto:3

La casa degli zombi

Recensioni Trash – “Komodo” & “La casa degli Zombi”
USA 1977
Titolo Originale: The Child
Regia: Robert Voskanian
Cast: Laurel Barnett, Ruth Ballan, Frank Janson, Rosalie Cole, Richard Hanners
Genere: Horror

La trama in breve: Alicienne torna nel suo paese natale per lavorare come governante nella casa della famiglia Nordon. Nella casa vivono il padre con i due figli, orfani di madre morta poco prima. Rosalie, la figlia minore è molto viziata e antipatica, si comporta in modo strano e vistia il cimitero di notte, dicendo di incontrare degli amici che però nessuno ha mai visto.

Questo film è la totale esaltazione del cinema spazzatura. Per prima cosa, gli interpreti della storia sono tanto antipatici quanto assolutamente insopportabili, roba da odio incontrollato e il loro modo di recitare è probabilmente una delle cose peggiori che abbia mai visto su uno schermo. Se la giocano giusto con “monofaccia” Kristen Stewart.

Altra cosa, il film è stato letteralmente riempito di lunghissime scene in cui non succede assolutamente nulla, si hanno inquadrature mirabolanti ma fatte assolutamente a casaccio, tagli di scena che sembrano fatti con una mannaia direttamente sulla pellicola e stacchi repentini. La colonna sonora è composta da quella tipica musica che tende a stuprarti letteralmente il cervello. Sembra quasi composta da un ciccione che cade continuamente sulla tastiera di un pianoforte, o da un bambino che si diverte a picchiare con le mani sulla tastiera toccando tasti a caso e tutti in una volta.

Gli zombie sono fatti col culo. Hanno la conformazione fisica degli uomini di colore, ma vengono sbiancati col cerone. Non si capisce mai per tutto il film se la storia avviene di giorno o di notte. Anzi, meglio, il giorno e la notte sono disposte casualmente lungo l’arco della giornata. A un certo punto è giorno, subito dopo inspiegabilmente notte e viceversa, ma la vicenda prosegue liscia come se non fosse passato del tempo.

Va bene fare i film a basso costo, ma esistono delle perle a basso costo. Questa non è una perla. Siamo noi pirla ad averlo guardato.

Voto: 0,5 (lo 0 e l’1 sono concetti matematici troppo importanti, ma al contempo non si può andare oltre l’1 come voto)



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