Recipe 36: A spottier dick pudding e Man vs Food
Da Onigirina
@onigirina
Avete mai visto Man vs Food? Io adoro quell'uomo. Ok, come adoro Jamie Oliver, Gordon Ramsey e il tipo di Orrori da gustare. Si vede che guardo programmi che hanno a che fare con il cibo? Ma dicevo, guardare Man vs Food mi mette ogni volta una fame assurda. Io che non ho MAI invidiato gli americani, quando guardo quel tipo che si sbafa hamburger dalla carne che sembra sciogliersi in bocca, tenerissima, affumicata, mi fa veramente venire voglia di prendere un aereo e andare ad assaggiare quelle bontà. Per esempio adesso si sta pappando delle alette di pollo: io non mangio mai le alette di pollo quando sono a casa ma, non so perché, quando guardo lui che le mangia non riesco a pensare ad altro che "alettedipollo, alettedipollo, alettedipollo". E che dire di quando mangia il gelato? Io di gelato ne mangio pochissimo e rigorosamente monogusto. Ma quando lui si trova lì davanti quelle coppe enormi con chili di gelato e altri chili di guarnizioni, vorrei essere al suo posto.
Adesso sta parlando della cotenna fritta... ma quando mai io mangio la cotenna?? Eppure in questo momento me ne sgranocchierei tranquillamente un bel piattone! Non lo so, solo a me fa questo effetto??
Passando al mio amore cuoco numero uno (Jamie), proseguiamo con le sue ricette: questa è la volta di A spottier dick pudding. E da qui inizia la mia storia di amore-odio con il pudding. Ovviamente non l'avevo mai assaggiato prima, non è che da noi sia così popolare. Il pudding è un dolce tipico dell'Inghilterra e se lo cercate su internet vedrete che ce ne sono parecchie varietà. Tra l'altro con la parola pudding si intende sia il dolce che sto per spiegarvi, sia una specie di budino o comunque una tipologia di dolce cremoso fatto con la gelatina. Quello che mi propone Jamie non è il budino ma l'altro tipo.
La difficoltà è minima, se si toglie il fatto che deve essere cotto in una pentola con l'acqua che arriva a metà stampo. Già trovare uno stampo e una pentola adeguati è stato difficile, a questo aggiungeteci che. se mettete lo stampo con dentro l'impasto in una pentola, aggiungete l'acqua fino ad arrivare a metà stampo e portate a ebollizione, vi ritroverete a stare per le 3 ore che servono per la cottura con un simpatico "trtrtr tintin tin trtrtrtr trtrtr tintintin", ovvero lo stampo che sbatte nella pentola. E dato che lo stampo che uso è di quelli di vetro (quelli che possono andare nel forno), sarei costretta a stare 3 ore con l'angoscia di ritrovarmi lo stampo in mille pezzi e l'impasto che galleggia nell'acqua. Alla fine Sergi ha escogitato un metodo per non far fare rumore a tutto questo aggeggio: semplicemente abbiamo messo degli stampini di alluminio rigidi da muffin sotto allo stampo di vetro, in modo che non tocchi il fondo della pentola e non faccia quel rumore preoccupante. A parte questo il procedimento è semplice: basta prendere burro, uvetta, farina, zucchero, molliche di pane, succo di limone, zenzero in polvere, noce moscata grattugiata, mescolare tutto, aggiungere un uovo e il latte. Finito.
Il problema è che questo primo esperimento non è stato dei migliori, anzi... si vede che non amo particolarmente l'uvetta e, come potete vedere dalle foto, questo dolce era fatto per il 90% da uvetta. Oltretutto ho anche aggiunto delle nocciole e mandorle all'impasto per rendermelo un pò più appetibile.
Devo dire che anche la consistenza è molto diversa dai dolci a cui sono abituata, quindi è stata un'esperienza abbastanza traumatizzante. Quello che è peggio è che, girando pagina nel libro di Jamie, ci sono ben altre 5 ricette di questo pudding! Ero terrorizzata e per un attimo ho pensato di incollare insieme le due pagine di queste terrificanti ricette e far finta che non esistessero. Come sarà andata a finire? Vedrete, vedrete...
Se volete la ricetta per intero lasciatemi una richiesta nei commenti!
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