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Record della disoccupazione giovanile in Italia: 36% senza lavoro

Creato il 02 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il dato della disoccupazione giovanile è un record: 36,2%. Un disastro, una doccia fredda dopo l’ubriacatura con cui tutti i massmedia nazionali hanno esaltato nello stesso modo la Nazionale, quelli berlusconi senza neanche distinguere calcio e politica, gli altri invece praticando con sfrontata audacia l’arte della metafora. Si è distinto il Manifesto attaccando Marchionne in prima pagina. Si gioca come sempre - dai tempi dell’attentato a Togliatti, da Bartali che salva l’Italia dalla rivoluzione (ma davvero?), anzi dai mondiali di calcio vinti nel Ventennio – a strumentalizzare lo sport per concentrare l’emotività o distrarla quando serve. Un vecchio trucco che tutti scoprono appena raggiungon l’età della ragione e che sopportano con straordinaria pazienza per tutta la vita.

La geremiade della sconfitta calcistica appare oggi su tutte le prime pagine, giocando come al solito sull’emotività. Tutti tifosi: di Monti e della Nazionale. Senza pensare, senza discutere. Il tifoso ultrà spesso nemmeno guarda la partita: volta le spalle al campo e dirige i cori, oppure suona tamburi o altri strumenti. Si fa il tifo, non si deve pensare. I massmedia sono molto utili per questo.

Giungono informazioni, ma appaiono comunicati piovuti dall’alto, come garbati diktat. Si trovano commenti, ma orientati al buon senso, al “senso di responsabilità” di chi deve pagare, solo pagare tasse su tasse. Poveri i poveri, ci vorrebbe più giustizia sociale, più lotta all’evasione fiscale ma così va il mondo eccetera. I massmedia, che durante l’ultimo anno berlusconiano avevano trovato sprazzi di vitalità e libertà, vengono aspirati da un grigio gurgite, sprofondano in un vortice infinito di sudditanza ai mercati.

E la disoccupazione giovanile? Ma guarda. Durante gli europei di calcio non se ne poteva parlare, il dato arriva adesso, con un’agra puntualità. E appare proprio qualche giorno prima di un importante provvedimento del governo sulle partite Iva, una ferita antica nel tessuto socio-economico di un Paese che dei giovani semplicemente si disinteressa con sfacciataggine inaudita: chi lavora in proprio si trova circondanto di difficoltà, costi e scarsa assistenza in caso di bisogno. Chi ha fatto il co.co.co., o lo fa ancora, sa quanta allegria evoca la sigla.

Berlusconi condannave le statistiche che gli giocavano contro, al punto che riformò l’Istat in modo eccepibile. L’ex premier imputato e salvato solo dalle leggi fatte approvare da lui su misura dei suoi stessi problemi giudiziari, ha ridotto i tempi della prescrizioe ed è stato penosamente salvato dalla prescrizione. E continua la sua marcia lietamente. Berlusconi voleva altre statistiche!

Oggi arrivano le statistiche adatte, bene o male costringono il governo ad occuparsi dei problemi di cui aveva promesso di occuparsi la settimana scorsa. Partite Iva ed esodati, per cominciare bene la settimana.

Non tutti i dati dell’Istat sono negativi. Spaventa la disoccupazione giovanile, che peggiora anche dopo il cambio di governo, migliora invece qualche altro dato.

Così scrive l’Ansa

ROMA – Il tasso di disoccupazione a maggio e’ al 10,1%, in lieve calo (-0,1 punti percentuali) a confronto con aprile, quando tocco’ un massimo dall’inizio della serie storica mensile (2004). Mentre sale di 1,9 punti su base annua. Lo rileva l’Istat (dati provvisori e destagionalizzati).

DISOCCUPAZIONE GIOVANI MAGGIO 36,2%, E’ RECORD - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, a maggio è al 36,2%. Lo rileva l’Istat (dati provvisori). E’ il tasso più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali (IV trimestre 1992).

La disoccupazione giovanile quindi sale ancora, aumentando di 0,9 punti percentuali su aprile e così mettendo a segno un record storico (finora mai era stato registrato un tasso più alto).   Ecco che a maggio oltre uno su tre dei giovani “attivi” è in cerca di un lavoro. Mentre se si rapporta il dato dei disoccupati tra i 15 e i 24 anni sul totale della popolazione nella stessa fascia d’età risulta in cerca di un impiego più di uno su dieci anni, il 10,5%.

AUMENTANO OCCUPATI A MAGGIO, +60 MILA SU APRILE – A maggio gli occupati sono 23 milioni e 34 mila, in aumento dello 0,3% rispetto ad aprile, ovvero di 60 mila unità, con la crescita dell’occupazione che riguarda sia gli uomini sia le donne. Rispetto a maggio 2011 gli occupati crescono dello 0,4%, cioé di 98 mila unità. Lo rileva l’Istat (dati provvisori e destagionalizzati).

DISOCCUPATI MAGGIO, -18 MILA SU MESE,+534 MILA SU ANNO – Il numero dei disoccupati a maggio, pari a 2 milioni e 584 mila, diminuisce dello 0,7% rispetto ad aprile, con un calo di 18 mila unità. La flessione riguarda sia gli uomini sia le donne. Invece su base annua si registra una crescita del 26%, ovvero di 534 mila unità. Lo rileva l’Istat (dati provvisori e destagionalizzati).

 

 

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