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Red 2 – Recensione

Creato il 27 agosto 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il primo Red sfruttava una bella idea, originale, gestita con un pizzico di humor cattivo ed irreverente, pescando qualche luogo comune solo per metterlo alla berlina e rendere il film leggero e scorrevole.
In Red 2 (acronimo di Retired Extremely Dangerous, per indicare agenti a riposo ancora pericolosi) ritorna la cricca di agenti segreti, in pensione, trascinati in cospirazioni mondiali loro malgrado.
Dopo una vita passata all’insegna del rischio, Frank Moses (Bruce Willis) si gode il ruolo di casalingo assieme alla fidanzata, che invece sarebbe entusiasta di seguirlo in missione. Quando viene accusato assieme al collega paranoico Marvin (John Malkovich) di lavorare ad un’operazione di attacco nucleare, ricomincia la caccia all’uomo che mette in azione i migliori agenti di tutto il pianeta.

Red 2, Bruce Williams

Photo credit: Gage Skidmore / Foter / CC BY-SA

Al loro fianco ruota un cast molto ricco: Catherine Zeta Jones nei panni di una affascinante spia sovietica, Helen Mirren (Oscar per The Queen nel 2006) come fredda 007 britannica ed Anthony Hopkins, che spicca su tutti grazie al divertente ruolo dello scienziato pazzo, originale per i suoi standard.
Tuttavia Red 2 non raggiunge il risultato che queste premesse farebbero sperare.
Forse il motivo è che in questa pellicola c’è tanto ma nulla brilla per originalità e si perde in un confuso alternarsi di generi diversi. C’è molta commedia, grazie ai battibecchi dei protagonisti che sovrappongono rapporto di coppia con lavoro da agenti segreti, c’è molta azione e con un buon colpo di scena c’è anche un tentativo di farlo sembrare davvero un film di spionaggio, nonostante ne sia volutamente una parodia. Il risultato finale è un film scorrevole ma capace di intrattenere per due ore e non oltre. Apprezzabile ma non memorabile.
Nessun personaggio viene approfondito, nessuna scena è particolarmente originale e non c’è genere preciso a cui Red 2 appartiene, finendo per perdersi nel cumulo dei film buoni per riempire una serata vuota ma non abbastanza da dedicargliela apposta.

Articolo di Francesco Dovis


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