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Red Krokodil – La recensione

Creato il 18 gennaio 2014 da Drkino

Dal 23 gennaio in sala la prima opera distribuita in Italia di Domiziano Cristopharo, un compatriota che fa della sperimentazione la sua arma vincente…

red krokodil
In una realtà post nucleare, un uomo dipendente da Krokodil, solo con la sua dipendenza, alle prese con il disfacimento fisico causato dalla massiccia assunzione di droga e a quello interiore, dovrà fare i conti con la  realtà,  fatta di solitudine, sempre più mescolata alle sue allucinazioni. A volte basta poco (1.000 euro, una casa e un attore dal viso perfetto) per confezionare un’opera dal forte impatto visivo. Domiziano Cristopharo, artista poliedrico dalla scarsa fortuna in patria, esce finalmente nelle sale italiane, grazie a Distribuzione Indipendente, con quella che è stata definita dall’autore stesso, la sua opera di più difficile e di minore impatto commerciale.

Red Krokodil, girato con una troupe veramente risicata (regista tuttofare e attore protagonista), fa delle immagini, di fortissimo impatto, e di poche parole off, gli unici strumenti per raccontare una storia di distruzione fisica e morale di un figlio dei nostri tempi. Cristopharo tenta, riuscendoci per larghi tratti, di fare di Red Krokodil un film d’atmosfera. Un'atmosfera cupa e pessimista, fedele compagna di una storia semplice, a tratti schematica, dove non vi è spazio per la speranza. Nonostante presenze cupe, di matrice Lynchana, e visioni inquietanti, sarebbe sbagliato definirlo un horror.

La krokodil, una delle droghe più distruttive in circolazione, qui co-protragonista ingombrante, non è altro che una metafora del disfacimento interiore di un protagonista, interpretato dal modello, ex tossico, Brock Madson, che non svela mai le reali cause di una crisi personale ormai insormontabile. Il film segue un ritmo lento, dettato dai vari stati di decomposizione progressiva del protagonista, provocando nello spettatore una potentissima sensazione di claustrofobia. Le rare inquadrature esterne, ci mostrano un mondo post apocalittico, in bilico tra passato, presente e futuro.

red krokodil 3
Red Krokodil dunque è un monito: contro una droga dagli effetti devastanti, dalla quale pare sia quasi impossibiole disintossicarsi, ma soprattutto un monito contro una certa tendenza, insita in ogni uomo, all’autodistruzione. Un invito, lanciato dal regista stesso in conferenza stampa, ad uscire dalla sala e tentare di cambiare, anche a piccoli passi, una realtà che non ci soddisfa e, a volte, ci opprime.
Quello di Cristopharo, dunque, è un film astratto, carico di simboli e icone, che gioca con lo spettatore, tentando di provocarlo stuzzicando la sua sopportazione dell’orrido, riuscendo alla fine, nonostante non sempre risulti bene a fuoco, a lanciare un messaggio che si spera attecchisca nelle menti degli spettatori, soprattutto italiani.

SI SCONSIGLIA L’ASSUNZIONE AI DEBOLI DI STOMACO.

Mattia Gariglio

Regia: Domiziano Cristopharo – Cast: Brock Madsonm valerio Cassa, Simone Destrero, Viktor Karam – Paese: Italia/Usa 2012 – Durata: 82'

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