Referendum

Creato il 04 giugno 2011 da Gadilu

Già parlare del referendum (dei referendum, sono quattro i quesiti) a così pochi giorni dall’appuntamento mi crea un certo disagio. Ma facendolo solo per ricalcare quella che ormai si sta imponendo come la ragione principale sostenuta da chi invita ad andare a votare, beh questo sì che è davvero imbarazzante. La ragione principale, infatti, sembra essere per molti questa: diamo un’altra sberla a Berlusconi. Berlusconi, da parte sua, non si sta dando molto da fare per consegnare ai posteri una truce faccia da antireferendario (a Milano e Napoli, invece, la sua faccia l’aveva messa davvero per contrastare qualcosa e qualcuno). È vero che il raggiungimento del quorum non dovrebbe metterlo troppo di buon umore (non sto a ricapitolare qui le ragioni: si conoscono). Però è anche vero che – come nel caso delle amministrative – collegare DIRETTAMENTE un successo del fronte referendario (innanzitutto attraverso il superamento del 50% d’affluenza) alla sconfessione della politica governativa NEL SUO COMPLESSO è un ragionamento che fa acqua da molte parti.

Ma a proposito dell’acqua. Sbaglio o chi tra otto giorni andrà a votare ci andrà per mettere 4 croci sul sì? Mi piacerebbe sapere una cosa. Se il grado d’informazione sui referendum in generale è stato finora basso (o bassissimo), di quanto bisognerebbe ancora scendere per trovare un riscontro basato su un attento esame dei quesiti proposti? La sensazione che si vada a votare convogliando nell’urna una vaghissima conoscenza dei fatti in questione è più che una semplice sensazione (e non parlo del nucleare, che a capirci qualcosa ci vogliono le famose tre lauree). Bisogna veramente fare un grande sforzo per non ritenere, così facendo, che il cosiddetto istituto referendario non venga demolito più di quanto accadrebbe lasciandolo deperire per asfissia partecipativa (insomma: davvero la partecipazione è solo una faccenda di quantità? La qualità non conta proprio nulla?).

Io andrò comunque a votare. Molto ignorante su tutto, ma andrò a votare. Non so bene come, però. Al momento propendo per due no (sui quesiti che riguardano l’acqua) e due sì (gli altri due). Comunque vada, mi pare che non celebreremo esattamente una “festa” della democrazia.



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