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Referendum sul nucleare: attenti alla trappola

Creato il 20 aprile 2011 da Miosako

parlando di politica
E’ vero che il governo ha rimandato il referendum sul nucleare ma attenti che è una lama a doppio taglio. Bersani che evidentemente è meno furbo di quanto si sperava (vedasi la sua “opposizione”) esulta: “Il governo scappa dalle sue stesse decisioni. E’ una vittoria nostra di chi, ben prima del Giappone, ha messo in luce l’assurdità del piano del governo”.
Antonio Di Pietro, invece, sembra aver capito un po’ di più. Lo ha detto in modo netto durante la conferenza stampa da poco conclusasi alla camera: “Il governo tenta, con l’emendamento che blocca la costruzione di centrali nucleari, di truffare con un colpo di mano i cittadini e evitare il referendum”. Obiettivo dell’esecutivo, argomenta il leader dell’Idv, è quello di “disinnescare la mina dei referendum, perché’ – spiega – la paura fa novanta e si teme che il referendum sul nucleare trascini con sé anche quello, ben più temuto dal premier, sul legittimo impedimento”.
Di Pietro marca stretto Berlusconi e la sua maggioranza: “Se si volesse rinunciare al nucleare noi ne saremmo felici, ma allora si deve procedere con l’abrogazione dell’intera legge. Il parlamento – dice con forza Di Pietro – non deve insomma giocare a rimpiattino. Il governo riconosca di aver fatto un errore, ma non creda di fermare il referendum con un giochino”.
Quindi c’è poco da festeggiare. E’ vero che il programma nucleare non sarà attuato a breve ma è altrettanto vero che così facendo saranno pochissimi a votare contro il legittimo impedimento e sull’acqua pubblica.
Insomma, è sempre più evidente che questo governo lavora solo per i propri interessi e per nulla per gli interessi di chi va a governare.



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