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Regionopoli, il fallimento del Federalismo

Creato il 10 ottobre 2012 da Candidonews @Candidonews

Regionopoli, il fallimento del Federalismo

Regionopoli, il fallimento del Federalismo

Da anni si parla del federalismo come unico sbocco verso un decentramento che consenta allo Stato di crescere e prosperare. La realtà dei fatti ci fa capire come la ‘devolution’ abbia solo aumentano le ‘bocche’ avide di soldi pubblici, moltiplicando gli scandali su scala locale.

Con l’arresto dell’ennesimo assessore della regione Lombardia e l’iscrizione nel registro degli indagati di un altro consigliere della regione Lazio il quadro complessivo risulta davvero desolante. 13 consiglieri indagati in Lombardia, 5 Governatori indagati. Cerchiamo di riepilogare i principali scandali di ‘Regionopoli’.

LOMBARDIA:

Da Formigoni a Penati, passando per Minetti e tanti altri indagati

Infatti, con l’arresto di Domenico Zambetti, assessore alla Casa della Giunta Formigoni, è salito a tredici il numero di esponenti politici indagati dal 2010, inizio della legislatura al Pirellone.

Gli ultimi due sono il consigliere del Pdl, Gianluca Rinaldin, due giorni fa condannato in primo grado a due anni e mezzo per falso e truffa e l’ex vice presidente dell’Aula, Filippo Penati, ex Pd ora Gruppo Misto, per il quale la scorsa settimana è stato chiesto il rinvio a giudizio per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti.

La lista annovera poi lo stesso presidente della Giunta, Roberto Formigoni, accusato di corruzione aggravata nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri. E poi c’è l’ex presidente del Consiglio regionale, Davide Boni (Lega Nord), accusato di corruzione; Franco Nicoli Cristiani (Pdl) arrestato e dimessosi dal Consiglio perché accusato di corruzione. Stessa accusa per l’ex consigliere Massimo Ponzoni (Pdl), arrestato a gennaio per corruzione e bancarotta fraudolenta.

L’elenco continua poi con il consigliere del Pdl Angelo Giammario, ex sottosegretario di Formigoni, accusato di corruzione; con l’attuale assessore alla Sicurezza, Romano La Russa, accusato di finanziamento illecito; la consigliera Pdl Nicole Minetti, a processo per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile nell’ambito del caso Ruby.

L’assessore leghista Daniele Belotti è coinvolto invece in una inchiesta per tifo violento. Infine, ci sono l’ex consigliere leghista Renzo Bossi (dimessosi per l’inchiesta sull’uso dei rimborsi elettorali del Carroccio nella quale è accusato di appropriazione indebita) e l’ex assessore leghista, Monica Rizzi, sospettata in passato di aver prodotto dossier proprio per screditare avversari interni di Bossi Jr. (fonte)

REGIONE LAZIO

Polverini si dimette. Indagati Fiorito (Pdl) e Maruccio (Idv)

L’ultimo della lista è Vincenzo Maruccio ed appartiene alla Italia dei valori:

l’accusa: sottratti 700mila euro dal capogruppo Idv
Il capogruppo dell’Idv, si sarebbe appropriato di 500 mila euro dei fondi destinati al partito. Secondo quanto accertato dai pm di Roma, il politico si sarebbe girato il denaro su propri conti in Italia.

Oltre ai 500mila euro prelevati con bonifici dai due conti che l’Idv in Consiglio regionale del Lazio ha intestati, agli investigatori risulta anche un prelievo di 200mila euro. Questo è avvenuto nell’anno in corso mentre gli altri sono stati presi negli ultimi due anni.

L’arresto di Fiorito, ex capogruppo Pdl:

Tra i motivi che hanno portato la Procura di Roma a chiedere l’arresto sono il pericolo di fuga e inquinamento delle prove e il pericolo di reiterazione del reato. L’uomo è accusato di essersi appropriato di un milione e 300 mila euro, dai fondi destinati al gruppo consiliare alla Pisana del Popolo della Libertà. ”Concreto ed attuale è il pericolo che Fiorito possa tornare a compiere, se in libertà, delitti contro la pubblica amministrazione. Continua a ricoprire la qualifica di pubblico ufficiale, come anche a disporre del denaro pubblico” si legge nell’ordinanza.

EMILIA ROMAGNA

Indagato il Governatore Errani, per aver favorito il fratello

Per Errani, scrive oggi il Corriere di Bologna, la Procura di Bologna ha richiesto il rinvio a giudizio per falso ideologico; una richiesta su cui dovrà decidere il giudice dell’udienza preliminari (gup) e che risale a un’indagine di alcuni mesi fa, quando il governatore si presentò spontaneamente in Procura per difendersi da un’accusa di dubbio finanziamento da parte della Regione a una coop agricola di cui era presidente il fratello Giovanni: secondo il pm le carte presentate da Errani contenevano alcune informazioni non veritiere.

PUGLIA

Indagato il Governatore Vendola, abuso di ufficio

Per il governatore pugliese Nichi Vendola la grana giudiziaria riguarda una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in abuso di ufficio da parte della Procura di Bari. Vendola avrebbe favorito la nomina a primario di un medico amico all’ospedale San Paolo di Bari; secondo i magistrati inquirenti, il governatore avrebbe fatto pressioni sull’allora direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino (anche lei rinviata a giudizio) per riaprire i termini del concorso da primario di chirurgia toracica.

SICILIA

Il Governatore Lombardo si è dimesso mesi fa, l’accusa è di reato elettorale ed associazione mafiosa

Al presidente della Regione Sicilia è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio dalla Procura di Catania per reato elettorale aggravato dall’associazione mafiosa. Lombardo, recentemente a colloquio con il premier Monti per questioni legate ai conti della Sicilia, ha già annunciato le sue dimissioni per il prossimo 31 luglio.

SARDEGNA

Cappellacci rinviato a giudizio per l’eolico, 20 consiglieri rischiano per le spese

Rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta P3-eolico per abuso d’ufficio nella nomina di Ignazio Farris alla presidenza della Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Sardegna. E’ caduta l’accusa di corruzione. Il governatore ha confermato «serena fiducia nella magistratura e la certezza di dimostrare l’assoluta correttezza del mio operato».

E’ stato rinviato a giudizio anche nell’inchiesta sul crac della Municipalizzata di Carloforte (Sulcis), per il quale gli viene contestato il reato di bancarotta per fatti che vanno dal 2003 al 2006 quando, per diversi periodi, è stato presidente del Consiglio di amministrazione. Nulla dunque a che vedere con l’incarico da presidente della Regione.

…..

Rischiano di andare a processo 20 consiglieri per le spese del Misto nella legislatura 2004-08. A 17 di loro (il Gup deciderà il 24 ottobre) è contestato il peculato: parte del denaro sarebbe stato utilizzato per spese personali: auto e vestiti, bollette, viaggi e cene. Per altri 2 consiglieri il Gup deciderà il 15 novembre, mentre per l’ex assessore (ora senatore Pdl) Silvestro Ladu il processo si terrà il 5 novembre: con i soldi del gruppo avrebbe fatto riparare l’auto della moglie. In totale gli contestano spese illegittime per 253 mila euro.

CAMPANIA

Consigliere regionale indagato

Qui le indagini sono più precise e avanzate. Ipotizzano il reato di peculato e hanno già un indagato, il capogruppo dell’UDEUR (il partito dell’ex-ministro della giustizia Clemente Mastella) nel Consiglio regionale, indagato per un’altra faccenda. Il 21 settembre la Guardia di Finanza ha sequestrato tutta la documentazione sui rimborsi nel periodo 2008-2012 dalla sede della regione. Secondo i magistrati potrebbero esserci state irregolarità sia in questa che nella precedente legislatura.

BASILICATA

Quattro consiglieri regionali rinviati a giudizio per falsi rimborsi:

In Basilicata quattro consiglieri regionali sono stati rinviati a giudizio  per aver ottenuto falsi rimborsi per spostamenti in automobile. L’indagine fu aperta nel 2009 dal pm Henry John Woodcock. L’indagine si riferiva alla scorsa legislatura e tutti e quattro i consiglieri rinviati a giudizio sono stati rieletti nel 2010.

In piu in Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia, la magistratura ha cominciato delle indagini “conoscitive” in riguardo ai rimborsi spese, cioè senza persone indagate e senza che vengano ancora ipotizzati dei reati.


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