Amici… Parenti… Conoscenti… Giovani… Troppe persone ci stanno lasciando per via del cancro, una parola che fa paura solo a pronunciarla. C’è chi dà la colpa all’inquinamento, chi al cibo, chi all’acqua, chi semplicemente alla legge della casualità.
Raccogliere tutte le informazioni riguardanti i malati di cancro è essenziale per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.
Questo compito viene affidato (quando esistono) ai Registri Tumori, strutture impegnate nella raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio.
In Sardegna esistono solamente il Registro Tumori della Provincia di Nuoro e della Provincia di Sassari.
L’Associazione Italiana Registri Tumori sottolinea che i Registri sono necessari perché nelle strutture ospedaliere italiane non vi è l’obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi e alla cura dei tumori. Se si vuole sorvegliare l’andamento della patologia oncologica occorre quindi che qualcuno si assuma il compito di andare a ricercare attivamente le informazioni, le codifichi, le archivi e le renda disponibili per studi e ricerche.
Attualmente, nel territorio nazionale, sono attivi 43 registri di popolazione (38) o specializzati (5) che seguono complessivamente circa 28 milioni di italiani, corrispondenti al 47% della popolazione residente totale. Le informazioni raccolte includono il tipo di cancro diagnosticato, il nome, l’indirizzo, l’età e il sesso del malato, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e sta ricevendo e l’evoluzione della malattia.
Dalla frustrazione per le ennesime morti per tumore è nata una petizione per l’istituzione di un Registro regionale. Firmarla non costa nulla.