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Regole si, regole no, regole forse

Creato il 23 settembre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Torniamo sul tema delle regole per le primarie del centrosinistra.

Cioè sul fatto che al momento non ci siano.

Regole si, regole no, regole forse

O meglio c’è lo statuto che le prevede, per fortuna.

Lo statuto prevede che nelle primarie di coalizione corra solo il segretario del PD.

Manca la modifica statutaria che permetta ad altri candidati del partito di partecipare, che chiediamo a gran voce.

Manca il regolamento attuativo per queste primarie.

Come minimo da giugno si chiede al nostro partito di fornirci un quadro di regole completo e chiaro.

Magari attraverso la convocazione della commissione statuto.

Appunto, altro tema: chi fa le regole.

L’Assemblea è deputata a cambiare lo statuto a maggioranza qualificata e fin qui ci siamo.

Il regolamento attuativo, essendo primarie di coalizione dovrebbe ovviamente essere stilato dai partiti che prendono parte alla coalizione.

La coalizione non c’è.

Comunque più o meno PD, socialisti, API e SEL dovrebbero decidere i particolari delle regole.

In teoria, in pratica, forse, l’assemblea del PD voterà una proposta che, forse, sarà concordata tra i comitati elettorali di Bersani e di Renzi.

E Vendola che dovrebbe dire. Starne fuori. Starne dentro.

Ed eventuali altri concorrenti del PD!?

Lo scopriremo solo vivendo.

Intanto riportiamo questo comunicato:

“Questo pomeriggio, a seguito di un incontro pubblico sulla valorizzazione del paesaggio italiano, ci siamo incontrati per discutere delle prossime primarie del centro-sinistra.

La nostra convinzione e’ che le primarie debbano essere una competizione di idee per governare l’Italia e non una gara di personalismi e sterili contrapposizioni. Lo richiede prima di tutto la situazione gravissima che sta vivendo il nostro Paese.

Ma perché queste primarie siano un confronto vero, e’ necessario che le loro regole siano discusse in modo trasparente e condiviso da tutti i concorrenti; per questo chiediamo che venga istituito un tavolo di elaborazione dello statuto delle primarie, aperto a tutti i candidati.

E affinché le primarie diventino un laboratorio di idee per il governo del Paese e’ necessario che in primo piano siano le politiche e i progetti per l’Italia e non i tatticismi di schieramenti precostituiti.

Per questo, all’Assemblea nazionale del Partito Democratico del prossimo 6 ottobre daremo un segnale di unità e chiarezza”.

Stefano Boeri, Pippo Civati, Sandro Gozi, Laura Puppato.



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