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Reietti

Creato il 18 luglio 2013 da Einzige

REIETTI
Il vice-presidente del Senato della Repubblica italiana - medico per formazione e di professione - definisce una sua collega (avversaria) politica, ministro, paragonandola a un orango, e va bene.
Perché tanto qui va bene tutto: si perdona tutto. Viene condonata anche questa, oltre all'ILVA, ché s'è nel paese della religione cattolica.
Vai, Calderoluccio, hai fatto la cazzata, ora ti diamo uno schiaffetto sulle mani e poi va a casa e recita quattro ave maria. E la cosa è sistemata.
E via pure con l'assessore del bresciano che non contento rincara la dose: e be', cazzo, sembra proprio una scimmia, o no?
Ma certo, perché se tanto abbiamo perdonato Calderoli perché lui no?
Facciamo sentire il cretino qualunque legittimato a dare della scimmia a chi passa, checcefrega.
Poi mettiamoci pure che l'Istituto superiore di sanità ci dice che va bene pure far piantare il cazzo che vogliono agli americani, che vivere in un forno a micro-onde è il sogno del siculo medio, e mi son tolto tutte le spine nel fianco che 'sta settimana mi si son conficcate.
Anzi no - perché c'è anche un po' di cazzi miei di cui mi vorrei lamentare.
Ma non voglio tediarvi, perché chi vorrei m'ascoltasse (che poi non sono tanto sicuro mi capirebbe) di certo non bazzica questi lidi, quindi dico solo che mi sono rotto il cazzo dei soliti nomi noti.
Che mi sono rotto il cazzo che si parla e si dice e si fa sempre degli stessi quattro gatti.
Lì, sotto, ma giusto un pizzico più sotto della superficie del mar di giuggiole che ci dipingono i media, c'è qualcosa che si muove. Qualcosa che può piacere o meno, ma intanto c'è. Prendiamone atto, una buona volta. Proviamo a vedere che succede se se ne parla.
Proviamo a smetterla con le etichette - ché son solo paraocchi.
Proviamo a smetterla con le impostazioni - ché son solo limiti alla vastità dell'animo umano.
Proviamo a smetterla di guardare il tizio che indica la luna, a dire quant'è il mejo fico der bigoncio. Proviamo a smetterla: c'è la luna, lì, proprio lì, tutta per te. Godiamocela, senza spararci addosso sentenze o proiettili.
REIETTI
P.S. E quanto mi sta sul cazzo la nuova indie-niziativa del Manuel Agnelli che la spara grossa col suo nuovo festival, mentre la stampa (ché è la stampa a farci le teste a sua immagine e somiglianza) ignora il mare magnum che s'agita sotto, ma quanto?
Scusate lo sfogo.
La prossima volta vi parlo di quant'è bello il romanzo World War Z di Brooks e di quanto è una merda il film che i soldi di Hollywood ne hanno tratto, dài.

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