Magazine Per Lei

Relativismo materno/1

Creato il 19 settembre 2014 da Phoebe1976 @phoebe1976

Relativismo materno/1Ci sono giorni in cui è più difficile affrontare la quotidianità, giorni in cui il mio già pessimo carattere prende il sopravvento diventando intollerante e intollerabile per chi mi è accanto.
Non ci vuole poi molto per farmi saltare i gangheri: una collega che crede di essere la depositaria della saggezza e della conoscenza, un autocarro gigantesco che con un trasporto eccezionale blocca la statale, una donna in tailleur che blocca la fila al supermercato scalando mille milioni di buoni pasto. Piccoli problemi che diventano enormi, problemi grandi e diventano insormontabili. E allora tutto è noia, tutto è frustrazione e soprattutto tutto è sadicamente e terribilmente ironico, e chi non capisce la mia ironia può andare a remare. Per essere gentile, eh.
Io me ne rendo conto poi che non posso sempre rispondere attraverso a tutti quelli che incontro, non posso tirare fuori una ironia tagliente con chi non mi conosce bene, altrimenti rischio che un giorno o l'altro qualcuno molto più grosso di me mi faccia un paio di occhi neri che in confronto gli smokey eyes non sono nulla. E sarebbe anche a ragione, non dico di no.
Eppure quando comincia la frustrazione interiore, poi cresce esponenzialmente. Ho il raffreddore che mi tappa il naso, ho male hai denti e non posso prendere analgesici (e ho paura del dentista, quindi mi scordo dempre l'appuntamento), è arrivata la Tari, sono sempre in ritardo, non riesco a fare tutto quello che vorrei, devo fare mille cose e non riesco a trovare il tempo di fare una doccia.
I panni si accumulano nel cesto della biancheria sporca, c’è da dividere carta e plastica, c’è la spesa da fare, la spazzatura da buttare, la casa che grida vendetta e mille altre cose.

Arrivo a casa come un ciclone, carica, incazzata e nevrastenica.

E ci trovo lei, che si illumina al mio arrivo, mi butta le braccia al collo e mi stringe in un abbraccio quasi da grande ridendo come una pazza.
Mi si scioglie tutto all’improvviso, tutti i giorni.
La frustrazione, la stanchezza, le incazzature senza senso.
C’è lei e i suoi occhioni luminosi.

 

E chissenefrega di tutto il resto.


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