[Post ispirato da questo di eos27]
“Uso dei profilattici, eutanasia, castità dei coniugi separati, divorzio, aborto, verginità degli sposi” c’erano anche ai tempi di Gesù, che non ne ha mai parlato. La Chiesa fa più di quanto sia compito suo.
Mi diverto spesso a far notare ai credenti l’accurata scelta dei precetti più comodi da seguire, per mettere in evidenza le contraddizioni e l’inadeguatezza della religione. Anche i prelati selezionano attentamente cosa predicare, dell’Antico Testamento si leggono quasi solo i profeti o le parti non truculente degli altri libri, a messa. Tuttavia preferisco il relativismo dei credenti, Gesù stesso ha abrogato molti precetti, leggi e comandamenti in nome dell’amore e del buonsenso. Negli altri casi si tratta di paraculaggine.
Il relativismo ha sempre fatto parte della religione cristiana. La Chiesa non è “un libro scritto nell’antichità” (cit.), ma è stata costruita a tavolino con un libro gretto e retrogrado (Vangeli a parte) come base, selezionando già alla nascita ciò che fosse più comodo ai suoi fondatori -i Vangeli canonici sono solo l’esempio più eclatante. Tanta roba è stata aggiunta artificiosamente nel corso del tempo senza prendere in considerazione la vita vera, con la quale non può non scontrarsi.
Non giochi al gioco? Non fare le regole”
-Daniele Luttazzi (copiando chissà chi)
Non si può negare che le alte cariche religiose vogliano controllare le masse per il proprio tornaconto e la propria sopravvivenza. Le religioni sono sempre più prossime al collasso, si tengono in piedi grazie all’enorme diffusione, al plurimillenario radicamento nella società, all’oscurantismo, al sostegno politico e alla paura.
Tanto più le tradizioni sono invasive, quanto meno possono tenere il passo con i tempi.
-m4p-
Della stessa risma:
“Chi ha orecchi da udire oda”, il blog di Giacinto Butindaro
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