Se i disegni di legge non si bloccheranno in parlamento, le nuove intese andranno ad aggiungersi a quelle esistenti e già stipulate con la Tavola valdese, le Assemblee di Dio in Italia, l’Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, l’Unione Comunità Ebraiche in Italia, l’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia e la Chiesa Evangelica Luterana in Italia. I disegni di legge si basano sulle intese stipulate tra le confessioni interessate e lo Stato secondo quanto previsto dall’articolo 8 della Costituzione, che sancisce il principio della pari libertà di tutte le religioni davanti alla legge. Da questo principio discende il diritto di ogni confessione religiosa di organizzarsi dandosi un proprio statuto, nel rispetto dell’ordinamento italiano.
Il cammino è tutt’altro che in discesa perché i disegni di legge devono per l’appunto ora passare l’esame del parlamento, il quale sembra in questo periodo affaccendato in tutt’altre questioni, anche se non c’è dubbio che si tratti di un primo passo importante. Per seguire l’evolversi della questione esiste anche un apposito sito (Coalizione per le intese religiose) i cui promotori hanno dichiarato che l’approvazione dei disegni di legge “rappresenta un momento molto importante per i membri della Coalizione, un traguardo raggiunto grazie al sostegno del Governo italiano, delle Istituzioni e dei fedeli che appartengono alle confessioni religiose coinvolte”.