Mai dire sì.. traduzione poiuttosto fantasiosa dell’inglese Remington Steele è stato uno di quei telefilm che hanno segnato la mia formazione.. capisco la perplessità di un lettore giovane che negli anni ottanta era appena nato o giù di lì.. ma io muovevo i miei passi nel mondo da ben 9 anni (forse 10 addirittura) quando Laura Holt, brillante e affascinante investigatrice privata, con la sua splendida Golf, un gusto squisito per vestiti e cappelli e un titolare immaginario che prendeva il suo nome da una marca di rasoi ha fatto il suo ingresso nella mia esistenza dallo schermo di una tv a colori nuova fiammante..
All’epoca del giovane e bello Pierce Brosnan (attore pressochè sconosciuto) nei panni dell’immaginario signor Steele invidiavo la classe, ora a distanza di quasi trent’anni, condivido la passione per il cinema, Bogart in particolare che è sempre piaciuto molto (probabilmente per quella sua durezza così franca) anche a mio padre.. al suo apparire nella serie, il futuro Remington Steele, è un tizio dal passato avventuroso, che gira con 5 passaporti che proprio in virtù della sua cinefilia recano i nomi di 5 personaggi interpretati da Humprey Bogart: Michael O’Leary, Irlanda, tratto da Tramonto (Dark Victory – 1939); Richard Blaine, Australia, tratto da Casablanca del 1942; Douglas Quintaine, Inghilterra, tratto da Ed ora sposiamoci (Stand-In – 1937); Paul Fabrini, Italia, tratto da Strada Maestra (They Drive by Night – 1940); Jacques Murell, Francia, tratto da Carovana d’eroi (Virginia City – 1940)..
Il mistero che avvolge Steele, la classe della signorina Holt e le gag che i due intrecciano continuamente, anche e soprattutto per i clienti che non hanno idea che Ramington Steele è un personaggio inestistente, sono quello che ha fatto di questa serie gialla (prodotta per 5 stagioni per un totale di 94 episodi da 45 minuti) un piccolo gioiello..FoxRetro dall’agosto di quest’anno (scusate il ritardo) mi regala un tuffo nel passato, e regala a chi ancora non c’era o c’era e se l’è perso, una fantastica opportunità.. il ripescaggio dalla capsula del tempo di una splendida Stephanie Zimbalist e di un imberbe Pierce Brosnan.. il tutto condito dal desiderio di affermazione di un buon investigatore che ha messo in piedi un’agenzia e che ha lavorato per raggiungere un successo che le viene negato, per passare puntualmente nelle mani di un inconsistente capo, solo in quanto donna..
Godiamo per ora di un’intera squadra di investigatori, ossia del team originale che la signorina Holt ha scelto.. ma per chi avrà la pazienza di attendere, dalla seconda stagione farà il suo ingresso un nuovo personaggio, che andrà ad arricchire di comicità e senso pratico l’agenzia, ovvero Mildred Krebs.. ex agente del fisco, maga dei computer, ma non diciamo di più per non guastare la sorpresa a nessuno..Personaggi e intrpreti:
Stephanie Zimbalist – Laura Holt, Pierce Brosnan – Remington Steele, James Read – Murphy Michaels (ST. 1), Janet Demay – Bernice Fox (ST. 1), Beverly Garland – Abigail Holt (madre di Laura), Cassandra Harris – Felicia, Doris Roberts – Mildred Krebs (ST. 2-5), Jack Scalia – Tony Roselli (ST. 5), Efrem Zimbalist Jr. – Daniel Chalmers, Maryedith Burrell – Francis Piper, James Tolkan – Norman Keyes
Curiosità: Mai dire sì, fu prodotto dalla MTM Enterprises Inc. per la rete statunitense NBC e scritto in buona parte da Glenn Gordon Caron, autore anche del successivo Moonlighting (serie che ci ha regalato l’accopiata geniale di Cybill Shepherd nei panni di Maddie Hayes e Bruce Willis nel ruolo di David Addison e che riprende le vicende di una coppia di investigatori privati).
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