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Renato Fucini, Er Cicerone e l’Inghilese

Da Paolorossi

Pisa - Piazza dei Miracoli

Pisa – Piazza dei Miracoli

INGLESE.

Splendidissimo , jes !

CICERONE.

O ‘un gliel’ho detto?
Fra ‘Ampanili è ‘n grand’ oggetto d’alte …

INGLESE.

Essere autore ? …

ClCERONE.

Credo un alchitetto …
Vienga … lo gualdi di ‘vaggiù ‘n dispalte.

INGLESE.

O magnifico!

CICERONE.

Vero , eh ? bell’ effetto !
Si vede pènde’ da tutte le palte.
All’ Ondra nun ce l’hanno, e ci scommetto,
A meno che dipinto ‘n su le ‘alte.
Lassàmo anda’, ma Pisa polta ‘r vanto
Di tanti ritrovati d’invenzione,
Che foravìa di ‘vi, nun c’è artrettanto.
O le cee ? ‘ sèmo giusti , ‘un ènno bone ?
Le sentisse alla sarvia, ènno uno ‘ncanto …
Eh! l’Italia è ‘na gran bella Nazione!

 

Firenze, 1871.
Note:

Si vede pènde’ da tutte le palte - nel volgo pisano v’ è la strana convinzione che il Campanile penda sette braccia da tutte le parti.
‘alte – carte.
le cee - le cieche sono piccolissime anguille che si pescano a bocca d’Arno.

 

( Renato Fucini, Er Cicerone e l’Inghilese, da “Cento Sonetti in vernacolo pisano di Neri Tanfucio”, 1872 )


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