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RENATO Portaluppi (by Giuseppe Giordano)

Creato il 17 maggio 2013 da Simo785

RENATO Portaluppi (by Giuseppe Giordano)

Renato Portaluppi, nato in Brasile come Renato Gaúcho nasce a Guaporé dello stato del Rio Grande do sul in Brasile il 9 settembre 1962.

 

Dodicesimo e penultimo figlio della famiglia Portaluppi, originaria del Rio Grande do Sul, inizia la carriera calcistica nel Grêmio di Porto Alegre, con cui nel 1983 vince la Coppa Libertadores e la Coppa Intercontinentale. Nella finale dell’Intercontinentale contro l’Amburgo segna la doppietta che consente al Grêmio di vincere per 2-1.

Nel 1986 si trasferisce al Flamengo, ma è l’anno seguente che vince il campionato nazionale.

Insieme ad Andrade, nell’estate del 1988 viene acquistato dalla Roma per 3 miliardi di lire. Quando arriva nella capitale Renato Portaluppi, Liedholm l’allenatore della Roma lo presenta dicendo addirittura le seguenti parole «E’ secondo solo a Gullit».

 Il “Barone” ci aveva visto giusto, anche se molto probabilmente non si riferiva alle doti calcistiche.

 Come l’olandese del Milan, il brasiliano è un amante del gentil sesso: «Più che i terzini, dovranno essere le loro mogli a stare attente a me». Fisico da culturista, chioma fluente e temperamento assai caliente, Renato si getta a capofitto nella “dolce vita” romana. 

Tra l’altro, entra nel giro di Maradona e consuma le sue nottate brave tra femmine e droga. Bacco, tabacco e venere: il rendimento sul campo è conseguente, ovvero una pena. 

I tifosi per un po’ lo fischiano e si arrabbiano, poi passano a prenderlo in giro. All’Olimpico appare uno striscione con la scritta: «A’ Renato, ridacce Cochi».

Non contento della propria fama di playboy e nottambulo, si mette in mostra anche per il carattere assai collerico: fa a botte con Daniele Massaro, rilascia interviste polemiche contro il calcio italiano, a un giornale brasiliano confida che un giocatore come Giannini lì non giocherebbe neanche in terza divisione. Insomma, Renato in Italia non si diverte abbastanza (almeno giocando a calcio), non si sente capito. La sua presenza diventa in poco tempo assai ingombrante, pertanto viene rispedito al mittente a fine stagione. 

Il suo score in italia dice che in Coppa Italia segna 3 gol in 5 gare al primo turno. Da quel momento segna solo un’altra volta, in Coppa Uefa contro il Norimberga il 12 ottobre 1988, partita nella quale sarà anche espulso. Non confermò né le aspettative né i primi risultati e a giugno, insieme ad Andrade tornò in Brasile, dopo aver giocato nel campionato italiano 23 gare senza neanche un goal.

Tornato al Flamengo, fa in tempo a vincere un altro trofeo, la Coppa del Brasile nel 1990. Dopo aver vestito le maglie di Botafogo, Cruzeiro e Atlético Mineiro approda al Fluminense.

 La sua fama brasiliana è legata anche ad un bizzarro gol realizzato con un colpo di pancia durante la finale del Campionato Carioca del 1995 contro il Flamengo, che in quell’anno celebra il centenario della fondazione. Grazie al suo gol nel sentito derby la popolarità di Portaluppi aumenta notevolmente. Così la Fluminense vince il campionato carioca e in seguito raggiungerà la semifinale del campionato brasiliano. Nel 1997 torna nuovamente al Flamengo. Nel 1999 strappa un ultimo contratto con il Bangu. Finita la carriera di calciatore diviene allenatore. La “dolce vita” romana per lui è ormai un ricordo da archiviare.

                                                La sua scheda carriera:

 

Conta 41 presenze e 5 reti nel Brasile con una partecipazione al campionato del mondo 1990.

 

Stagione Squadra Presenze Reti

1981-86 Gremio 245    70

1986-88 Flamengo 83        18

1988-89 Roma 23            -

1989-90 Flamengo 64         22

1991-92 Botafogo 38          8

1992-93 Cruzeiro

1993-94 Flamengo 37         20

1994-95Atletico Mineiro 13  2

1995-97 Fluminense 71 25

1997-98 Flamengo  29  8

1998-99 Bangu          2   -


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