Rendimento Btp Italia del 3,55%, flop delle richieste a 1,73 miliardi

Da Mrinvest

Il rendimento Btp Italia è stato fissato con un minimo garantito del 3,55%, ma il titolo ha avuto un forte calo della domanda rispetto alla prima emissione

Si è concluso ieri il secondo collocamento del Btp Italia, il bond retail che ha fatto il suo ingresso sul mercato lo scorso marzo. Il confronto con quanto avvenuto solo due mesi e mezzo fà è abbastanza impietoso. Nel furono raccolti 7,29 miliardi, con il Tesoro che aveva garantito un rendimento Btp Italia minimo lordo del 2,45%.
La situazione del nuovo collocamento, invece, è stata totalmente diversa. Malgrado il Tesoro abbia annunciato un rendimento Btp Italia minimo lordo del 3,55%, sempre con scadenza quadriennale (11/06/2016), le richieste complessive si sono fermate stavolta a 1,73 miliardi di euro e solo grazie ad uno scatto delle ultime ore si è superato ampiamente quel livello minimo critico, che era stato individuato a quota 1,5 miliardi.
Ieri, infatti, la domanda è stata di 763 milioni, contro gli appena

218 milioni della prima giornata. Se si considera che nei primi tre giorni si erano raccolti 975,6 milioni, lo sprint nell’ultimo giorno, in effetti, c’è stato.

Stando alle stime, pare che il canale retail (piccoli investitori) abbia sottoscritto volumi per il 65-70% del totale, contro il 30-35% degli investitori istituzionali italiani ed esteri. A marzo il retail era stato l’80% della domanda complessiva. Anche questo dato evidenzia il calo delle richieste da parte del piccolo risparmiatore, effetto diretto del degrado delle condizioni del mercato e delle scadenze fiscali, con queste ultime a sottrarre preziosa liquidità per gli investimenti di giugno.

Il Tesoro ha, dunque, confermato che il rendimento Btp Italia minimo garantito sarà del 3,55%. A ciò si potrà aggiungere lo 0,40% sul capitale investito per coloro che hanno comprato il titolo in fase di collocamento e che lo manterranno sino al giorno della scadenza.

Da un punto di vista tecnico, il bond scontava anche una non convenienza per il risparmiatore in confronto ad altri titoli, come il primo Btp Italia che, pur offrendo il 2,45% minimo, sul mercato quota attualmente intorno a 96. Pertanto, chi lo acquista oggi, avrà la possibilità di aggiungere alla cedola anche lo scarto tra prezzo di rimborso (100) e quello di acquisto.

Lo stesso dicasi per il Btp-i, con scadenza settembre 2016, il quale quota intorno a 90, anche se la cedola semestrale è del 2,21%. In sostanza, in entrambi i casi, il rendimento effettivo è superiore al rendimento Btp Italia. In ogni caso, resta il fatto che a marzo lo Stato era riuscito a raccogliere richieste per oltre 4,2 volte in più.

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By Blogsdna

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