Matteo Renzi vuole privatizzare la politica e consegnare definitivamente e per sempre questa falsa e vuota democrazia, difesa strenuamente da Pierluigi Bersani, nelle mani dei finanziatori privati dei partiti. Egli intende abolire del tutto il finanziamento pubblico ai partiti tradizionali, che invece può essere molto ridotto e controllato. Consegnatevi pure nelle mani del potere dei soldi dei privati. Poi ne riparleremo.
Il sistema economico liberale, anche se regolato per finta dallo Stato, come credeva Bersani una volta, prima d’essere smentito dai fatti, genere masse di poveri e di disoccupati. Ormai tutti lo vedono. Ma lo vedevano anche le persone a metà Ottocento, quando ci si dava da fare per associarsi in sindacati, movimenti, partiti, in Europa. Ora tutti vedono il disastro ma credono che la soluzione sia ammalarsi di liberalismo in una forma ancora più acuta.
Qualcuno vuole andarsi a leggere non dico Marx ma Hegel, che era un monarchico? Troverà interessanti critiche al sistema liberale, nell’”Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”, scritto chiaro, papale papale.
Infatti le balle che raccontano oggi le raccontavano già tanti anni fa. C’era però anche chi non ci credeva. Anzi reagiva di brutto. Ecco il comunicato dei renzisti. Mi fa venire in mente l’interventismo delle “radiose giornate di maggio”. Sappiamo com’è finita.
COMUNICATO STAMPA
CREMONA CON RENZI: si riparte da zero e zero e si gioca per vincere
L’inizio del cambiamento
Dopo il voto di domenica 25 novembre, il cambiamento è già cominciato! Comunque andrà il ballottaggio, i risultati ci consegnano un centro sinistra e un PD profondamente destinato a cambiare marcia e volto. E questo fatto è il merito di queste primarie e della campagna elettorale di Matteo Renzi. Ora per il cambiamento per diventare realtà ha ancora bisogno di un ultimo impegno, domenica prossima al ballottaggio del 2 dicembre.
Ci sono regole e regole…
Sappiamo che le regole rendono “complicato” per chi non ha votato al primo turno potersi registrare e votare al secondo turno. Queste complicazioni sono i colpi di coda di un catenaccio difensivo che dentro il PD è stato attuato, ma che i cittadini hanno capito essere una logica vecchia. E lo hanno capito anche quelli del PD Lombardo che infatti per le primarie regionali del 15 dicembre hanno previsto regole semplici che garantiscono meno formalismi e più partecipazione dei cittadini.
Le regole sono assurde, sia chiaro. Ma non è lì che si gioca la diversità tra i due candidati.
Gli italiani devono sapere che quella di Renzi è un’idea diversa non solo su chi deve essere l’allenatore, ma anche sulla tattica, sulla squadra, sulla formazione. Se vinciamo “noi” non mandiamo solo in tribuna qualche vecchia gloria (concetto che spero ormai sia passato), ma anche il modo catenacciaro di vivere il centrosinistra. Basta con il finanziamento pubblico ai partiti, con la logica dei vitalizi, con gli investimenti sulle grandi opere, sulle riforme che non riformano nulla, sugli inciuci e gli accordi, sulle nuove costruzioni anziché sul recupero ambientale del territorio.
Loro sono rassicuranti, noi vogliamo cambiare. Loro hanno esperienza, noi vogliamo la speranza. Loro curano le radici, noi vogliamo volare. Non è detto che siamo meglio noi o che siano meglio loro. Siamo diversi. È un referendum sul futuro quello di domenica. Io penso che questo Paese debba svoltare. Se continua con le stesse facce, gli stessi slogan, gli stessi dirigenti degli ultimi vent’anni, l’Italia vede il declino perché continueremo con gli stessi problemi. Se proviamo a cambiare si vive un’incognita, ma torniamo a crescere.
Il nuovo PD, grazie a Renzi
Matteo Renzi è la vera novità all’interno del PD capace di attrarre anche i delusi e di allargare l’elettorato in vista delle elezioni nazionali, perché il vero problema non è il ballottaggio ma la futura guida del paese. Bersani è già stato al governo 4 volte e non è riuscito a realizzare una vera riforma del paese e ad affrontare i nodi che adesso stanno esplodendo (l’Ilva c’era anche 10 anni fa ma nessuno a sinistra se ne è preoccupato). Questo “allargamento” del consenso che Renzi garantirebbe porterebbe il PD oltre il 40% mentre con Bersani (alleato di Vendola e Casini) si resta fermi sotto il 30%.
Quella di Renzi è una proposta di “nuova” sinistra: capace di coniugare i diritti con il rigore e il merito, capace di cancellare privilegi e rendite di posizione, capace di una politica industriale innovativa e basata sulle eccellenze italiane, capace di una riforma della scuola che valorizzi gli insegnanti meritevoli e capaci.
Questa sfida è stata ben descritta anche da autorevoli endorsement che alcuni personaggi italiani hanno fatto per Renzi: Lorenzo Jovanotti, Margherita Hack, Stefano Boeri, riconoscendo che è un momento cruciale per il paese e che Renzi interpreta il bisogno di leadership nuova, vincente e convincente.
Bersani, meno male, può contare sull’appoggio di Emilio Fede…
Domanda secca: può votare anche chi non ha votato al primo turno? Sì, può votare anche chi non ha votato al primo turno. Occorre andare personalmente nelle sedi del PD di Cremona o Crema e a Casalmaggiore (presso ex anagrafe) tra giovedì 29 e venerdì 30. Se uno non può andare fisicamente basta che mandi una e-mail specificando che non ha potuto votare per “motivi indipendenti dalla sua volontà” a info@pdcremona.it (potete anche scrivere a info@cremonaconrenzi.it per avere tutto il supporto). Si tratta di una novità molto positiva, basta un’email. Questo è sufficiente perché si possa andare a votare (portando con sé l’email). Comunque chiunque abbia voglia di darci una mano (magari controllando i seggi in tutta la Provincia) o voglia votare e non l’abbia fatto al primo turno o voglia segnalare amici che hanno problemi può scrivere all’email info@cremonaconrenzi.it.
Facciamo un appello ai 5.092 elettori cremonesi che hanno votato per Matteo Renzi al primo turno: chiamate un vostro amico, un vostro parente, portatelo a registrarsi e a votare con voi al ballottaggio.
Se tutti questi elettori lo faranno, il cambiamento è possibile! Adesso!
www.cremonaconrenzi.it