“Quello che funziona a Firenze può essere una svolta per l’Italia”.
Questo lo slogan di una parte dei Consiglieri comunali fiorentini del Pd (14 su 24) che sono usciti allo scoperto pubblicamente a sostegno di Renzi.
A parte la questione dell’invito ai giornalisti mandato dagli addetti stampa del Comune (dipendenti del Comune che dovrebbero essere utilizzati a fini istituzionali dei Gruppi consiliari, ma utilizzati per promuovere le private Primarie del sindacocandidatopremier e pagati quindi dai cittadini) stupisce anche il contenuto del messaggio che hanno diffuso a motivazione (o a “giustificazione”?) di questo sostegno.
Un documento in sette punti nel quale si ricorda che “la candidatura del sindaco di Firenze rappresenta per la nostra città la più grande opportunità politica degli ultimi decenni”.
Insomma gli elettori italiani del Pd dovrebbero votare Renzi alle primarie per il fatto che così farà gli interessi di Firenze!!??
Ma qualcuno se lo immagina Obama che chiede il voto agli statunitensi perché cosi potrà fare del bene alla città di Honolulu, dove è nato? (A parte il fatto che Renzi è di Rignano sull’Arno e non è nato a Firenze, dettagli…).
Ma andiamo sui contenuti.
Il documento presentato dagli eroici e magari anche imbarazzati consiglieri espone sette scelte fatte nei tre anni e mezzo di esperienza amministrativa, che potrebbero rappresentare “lo scheletro su cui poggiare il rilancio non solo della nostra città, ma anche dell’Italia”.
E allora vediamoli al volo questi sette punti.
1) Il piano strutturale a VOLUMI ZERO (rieccolo!) che abbiamo già detto è una bufala: prevede parcheggi sotterranei, comprende un’intera stazione inutile, la Foster (milioni di metri cubi di terra “speciale” da portare via con camion treni e da nascondere sotto il tappeto), e ovviamente il tunnel dell’Alta Velocità. Se questi sono volumi zero.. Si, è vero, sono volumi con una cifra davanti e… molti zeri dietro.
2) La razionalizzazione della SPESA PUBBLICA in cui si dice tra l’altro che “il numero dei dipendenti è sceso di quasi trecento unità con un risparmio annuo di 14 mln di euro.
Peccato che per contro ci sia stato un incremento delle assunzioni a chiamata che pesano come un macigno sulle casse del Comune (vedi anche http://www.qelsi.it/2012/i-cento-raccomandati-di-renzi-che-costano-25-milioni-alle-casse-del-comune-di-firenze/ ….. http://www.rdbfirenze.it/wordpress/?p=49).
3) WELFARE A Firenze i posti in asilo nido pubblico coprono il 70% delle domande. In linea con la media europea, più del doppio di quella nazionale. E si elenca tra i fiori all’occhiello il varo dell’asilo nido “Menarini Baby” che, ci siamo documentati ospiterà fino a 44 bambini tra i tre mesi e i tre anni, prioritariamente provenienti dalle famiglie dei dipendenti Menarini ed in parte dal Comune di Firenze, mentre i restanti posti saranno messi a disposizione del territorio.
Un’iniziativa privata di un’azienda al centro di vicende giudiziarie importanti condite anche di cene gomito a gomito a tavola con Silvio Berlusconi e che in ogni caso ha una finalità prioritariamente privata.
4) CULTURA dove si elenca nei punti a favore anche l’apertura della Torre di Arnolfo.
5) SPORT dove si sottolinea che “Nel 2013 arrivano a Firenze i Mondiali di ciclismo, abbiamo inaugurato il campo di rugby (testuale e generico così, quale?), uno spazio d’approdo per i canottieri (con la C minuscola) e abbiamo altresì realizzato, dopo ben 29 anni, un centro sportivo per la nostra Fiorentina (“abbiamo” ci pare un po’ troppo, in realtà lo hanno pagato i Della Valle)”.
6 TRASPARENZA “Firenze è all’avanguardia nell’adozione della filosofia open data per cui i dati amministrativi sono a disposizione di chiunque”. Il che è da anni nel programma del M5 Stelle.
7) PEDONALIZZAZIONI E SPAZI DI LIBERTA’ “Le pedonalizzazioni di Via Tornabuoni, di Piazza Pitti e soprattutto di Piazza Del Duomo sono operazioni di una grande valenza culturale e ambientale dirette a migliorare la qualità della vita”.
Questo raccontatelo a chi non vive a Firenze.
Tutti noi sappiamo che invece per lo più si tratta o di semplici catene messe a una piazza (che stanno facendo morire tutto ciò che è l’attività che ruotava intorno a detta piazza oppure interventi che hanno creato veri e propri rompicapo , che non hanno migliorato ma reso un inferno la qualità della vita dei fiorentini che vi transitavano e soprattutto di coloro che vi abitano.
Complessivamente in ogni caso ci chiediamo: bastano queste cose che ogni amministrazione normale e non corrotta dovrebbe aver fatto in tre anni di mandato per chiedere un voto per diventare presidente del Consiglio?
E i consiglieri comunali non stanno distogliendo tempo ed energie dal loro mandato originale per sostenere la Campagna del sindaco?
Ma vogliamo anche analizzare chi sono i consiglieri che hanno sottoscritto l’appello?
Il capogruppo Francesco Bonifazi, Angelo Bassi, Enrico Bertini, Leonardo Bieber, Andrea Borselli, Massimo Fratini, Eugenio Giani, Giampiero Gallo, Antonio Lauria, Michele Pierguidi, Francesco Ricci, Salvatore Scino, Maurizio Sguanci, Andrea Vannucci.
Due esempi su tutti (gli altri magari li conosceremo più avanti).
Giampiero Gallo: è entrato in Consiglio a legislatura in corso ed ha avuto la delega alla bicicletta.
Non è un assessore, siede tra i banchi dei consiglieri ma ha questo incarico. I risultati li conosciamo di persona (zero o quasi, come i volumi di prima) e inoltre li leggiamo (tra le altre) qui di seguito: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/03/07/news/piste_ciclabili_promessi_25_km_ma_ne_sono_stati_fatti_solo_7-31067860/
E che dire di Eugenio Giani?
Il presidente di tutto, Consiglio Comunale, Coni Firenze e altre frattaglie, e inoltre Consigliere regionale?
Lui si che ha risolto il problema che ha Renzi, che passa da Presidente della Provincia a Sindaco, a (spera) Presidente del Consiglio senza passare dal via, ovvero senza mai aver finito un incarico.
Giani fa prima, non si dimette nemmeno da un incarico per passare a un altro, lui li tiene tutti.
E che dire della sua carriera? Prima fra i socialisti, poi, mentre morivano, saltato nel Pd, sostenitore di Lapo Pistelli alle primarie per il sindaco (contro Renzi) e poi saltato con Renzi.
Inimitabile.
(to be continued)