L’agenda politica europea di Matteo Renzi si fonda su crescita e occupazione. Il Presidente del Consiglio intervenuto ieri al Festival dell’economia di Trento si è soffermato su quelle che sono state le politiche europee degli ultimi anni. “Ricette inefficaci” secondo il premier, ecco perché “dobbiamo cambiare le regole, non si puo impostare tutto sui parametri di rigore e di correttezza… perché hanno provocato una disoccupazione senza precedenti”.
Un Matteo Renzi agguerrito, che non teme il giudizio della Commissione – chiamata oggi a fare una valutazione sui conti pubblici e sulle riforme dei singoli stati – ma che intende far valere il ruolo del suo partito e dell’Italia in Europa. Sul futuro dell’industria il Premier ha un idea ben precisa: “A me interessa che le imprese, in questo momento, creino nuovi posti di lavoro, perché il tema della crescita e dell’occupazione deve essere in cima all’agenda di tutti i politici in Europa”.
In prima fila l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne annuisce. Poco dopo tocca a lui salire sul palco e dopo aver confermato il suo impegno a tenere in vita gli stabilimenti italiani occupando tutti i dipendenti entro il 2018, lancia il suo sostegno all’agenda Renzi: “Vada avanti, la sua è l’unica alternativa credibile per l’Italia e per l’Europa”. Una dimostrazione importante di sostegno da parte dell’ad di Fiat che ha sempre mostrato profonda insoddisfazione nei confronti delle scelte politiche dei passati governi. Riguardo le vecchie polemiche sugli aiuti dello stato alla fiat, Machionne ha parlato di una questione “su cui si arrovellavano i politici italiani… i vecchi politici non quello che ho sentito questa mattina”. Lo stesso Matteo Renzi dichiara poi di non “guardare alla Fiat del passato ma alla speranza che rappresenta per l’industria italiana”.