Renzi, il pd e la vigliaccheria di scaricare emma bonino

Creato il 23 febbraio 2014 da Pasudest
"Ci sono almeno tre forti ragioni per essere molto delusi dalla scelta di non confermare Emma Bonino agli Esteri. Una è che Bonino è uno dei politici più onesti e competenti sugli Esteri che ci sono in Italia, e azzerare il suo lavoro è una vera sciocchezza, così come lo è smettere di approfittare della sua capacità e impegno. La seconda è che c’è un solo ministero in cui esperienza e rispettabilità sono decisivi e prevalenti sul rinnovamento, e non un alibi vuoto come per altri ruoli; e un solo ministero in cui l’Italia non abbia bisogno di approcci innovativi e sovversivi rispetto a passati fallimentari: ed è il ministero degli Esteri. Lo dico con stima per Federica Mogherini, che penso capace di molto: ma se si pensa al semestre europeo, all’Ucraina, ai marinai in India – per dirne solo tre – scegliere tra Bonino e Mogherini è come scegliere tra un fiammifero e un garofano quando si deve accendere un fuoco. La terza ragione è quella meno concreta e più sgradevole: ed è che anche Matteo Renzi si sia inserito – lo sta facendo sempre più spesso – in un deprecabile solco della politica italiana e della politica di sinistra. Ovvero dare peso al potere contrattuale degli apparati politici piuttosto che alle qualità individuali: e ottenere che ne faccia le spese Emma Bonino, che non conta niente, non la protegge nessuno e non serve a ottenere niente. In questo caso, dovendo Renzi mostrare rinnovamento rispetto al governo Letta non ha però rimpiazzato tre ministri alfaniani; né ha rimpiazzato tre ministri del PD, che pure si dimostrano così indispensabili da essere stati rimescolati in ministeri a piacere (e di uno dei quali a suo tempo aveva opinioni condensate nella definizione di “vicedisastro”). Ha invece scaricato quel che era facile scaricare, e che il PD va scaricando da anni in mille diverse repliche: una tradizione. Una vigliaccheria, in senso tecnico.
(Colmo di paradosso: quello che ha combinato il disastro Shalabayeva resta ministro, dopo che Renzi ne aveva suggerito le dimissioni; quella che ha riportato Shalabayeva viene scaricata)."

Luca Sofri, "Andiamo avanti tranquillamente", www.wittgenstein.it, 21 febbraio 2014

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