Di Roberta Miele. “Solo chiacchiere estive”. Così Matteo Renzi smentisce le voci sulle nuove tasse. Di ritorno dalla visita lampo in Iraq il premier rassicura i sindacati già sul piede di guerra e pronti per un autunno caldo. In ballo ci sarebbero le pensioni ed un aumento delle imposte.
A sostenerlo interviene il Sottosegretario Graziano Delrio in un’intervista a La Repubblica. “L’Italia ce la farà - dichiara - A palazzo Chigi non abbiamo nessuna proposta in questo senso. E siccome decide palazzo Chigi, cioè Renzi, escludo in maniera categorica che ci saranno interventi sulle pensioni. L’altra ipotesi che fa capolino è quella di una patrimoniale”.
I sindacati possono tirare un sospiro di sollievo, per il momento. Il bonus di 80 euro sarà reso strutturale per chi l’ha già ricevuto nel 2014, e “sarà fatto il possibile” per estenderlo. Con quali soldi? Quelli della spending review. Ma solo dopo la nota di aggiornamento del Def, prevista per il primo ottobre. Ammesso che non venga rimandata, come è successo a giugno, poi a luglio e infine a settembre.
Il governo punta tutto sulla revisione della spesa, la sbandierata “fase 2″ per il recupero delle risorse necessarie per il 2015. Arduo compito: la coperta è corta, la crescita rasenta lo zero e il debito pubblico continua la scalata verso nuovi record.
Le decisioni sono rinviate al 29 agosto, giorno del prossimo Cdm. Sarà affrontata la questione del trittico di riforme, fondamentale passaggio per dimostrare che l’Italia non è più impantanata. Il 30 agosto si riunirà in Consiglio europeo: in tale occasione il premier potrà – o, forse, dovrebbe – chiedere una maggiore flessibilità per l’Italia e tutta l’Europa.