Renzi: Sindaco del fare o delle parole?

Creato il 02 novembre 2012 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Matteo Renzi aspira a governare l’Italia, forte soprattutto del fatto che ha un’età anagrafica molto giovane.

Il  sindaco di Firenze quando gira per i teatri della Nazione col suo camper (che talvolta come se fosse un BatRenzi si trasforma in aereo) o quando si reca a dibattiti televisivi con conduttori più o meno compiacenti, ma sicuramente poco informati, sbandiera con orgoglio i suoi risultati conseguiti nella sua città del giglio mentre fa quello che lui definisce il mestiere più bello del mondo (infatti non ne può più e vuole diventare presidente del Consiglio…).

È allora eccolo sciorinare i suoi cavalli di battaglia strappapplausi, come “il piano strutturale a volumi zero” (una bufala), l’incremento delle piste ciclabili (spesso semplici marciapiedi dipinti di rosso), la partecipazione dei cittadini alle decisioni (come nel bluff dei cento luoghi). 

Purtroppo nel resto d’Italia, ma anche nella stessa Firenze, molti si sono dimenticati che il sindaco è personaggio abituato a promettere e ad annunciare, ma quasi mai ad attuare quanto promesso.   Lo dimostrano ad esempio i famosi “Cento punti” elencati con tanto di volantino e copertina col volto del futuro sindaco nella campagna elettorale che l’ha portato a Palazzo Vecchio.   Cento cose da fare, nemmeno entro il mandato, ma addirittura nei primi 100 giorni del mandato.   Ebbene quando sono trascorsi anni e mesi dalla sua elezione alcuni di quei punti sono ancora li, non ancora realizzati.   Li analizzeremo via via, come vaccino per evitare l’epidemia: l’epidemia che l’Italia abbia un altro presidente del Consiglio fedele alla promesse in egual misura dell’inquilino di Arcore.

Un esempio su tutti: Il percorso di footing più bello del mondo.

Secondo il sindaco Matteo Renzi è stato realizzato a Firenze, città che di certo si può annoverare tra le più belle al mondo, ma per quanto riguarda il percorso i podisti e i camminatori lo stanno ancora aspettando.

E’ il numero 82 dei famosi Cento punti da realizzare nei primi 100 giorni di mandato una volta eletto, con i quali Renzi si presentò alla campagna elettorale per le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009 ed è il tipico esempio della politica degli annunci renziana.

Presso la collina dove c’è la sede dell’Assi Giglio Rossi in Viale dei Colli, a due passi dal piazzale Michelangelo, fu posto qualche tempo dopo (e c’è ancora) un grande cartello che indica i vari percorsi.

Discorsi, taglio del nastro, brindisi con tanto di spumante.

Poi si va a vedere: nessuna freccia, nessuna via colorata diversamente, nessuna guida per i podisti a indicare le strade da seguire, ma solo dei bollini di 4 centimetri per 4 disseminati ora qua ora là, la maggior parte applicati come semplici adesivi sui pali delle fermate dell’autobus, invisibili se non si ricercano con la lente di ingrandimento per chi corre e attualmente ovviamente quasi tutti spariti o rimossi. Impraticabile.

Eppure il sindaco di Firenze ha dato questo come uno dei punti realizzati.

Il tutto per una spesa  di 12,012 euro (vedi – DELEGA  2009/DD/10125 con affidamento attraverso DETERMINA 2009/DD/10996),  più altri 1500 euro (!) per la traduzione in inglese (vedi DETERMINA 2012/DD/07738) ed affidata  con urgenza

In ogni caso: tutti questi soldi per un cartello e qualche centinaio di adesivi?!

Rimanendo in ambito sportivoil punto 51  – denominato ” il Futuro è Viola” - prevedeva l’indicazione definitiva, entro la prima giornata del campionato 2009-2010 della sede in cui l’Amministrazione propone la realizzazione della Cittadella Viola.

Particolare attenzione sarà dedicata non solo alla qualità dello stadio ma anche al parco a tema proposto dalla Fiorentina”.

Un’indicazione, diversi mesi dopo la scadenza indicata, in effetti ci fu.

Renzi recitò in Consiglio comunale nel giugno 2010, la parte di quello che decideva dove fare stadio e Cittadella.

E dove? Esattamente dove erano state previste dalla Giunta Deomenici. A Castello. Area tutt’ora sotto sequestro.

Anche in questo caso c’è un conto economico già pagato dai cittadini.

La misteriosa e formalmente secretata consulenza all’avvocato Pericu, ex sindaco di Genova, che doveva facilitare lo sblocco della vicenda giudiziaria: è costata 24.480 euro.

Il contenuto della stessa? Non è mai stato reso noto, secretata ufficialmente, nonostante le richieste reiterate e formali in aula di diversi consiglieri di opposizione, nel maggio del 2010 con la motivazione che “si tratta di un testo ‘sensibile’ che potrebbe interferire nel caso dicontenzioso urbanistico con la proprietà”.

In ogni caso quando siamo a novembre 2012, tutti lo sanno, non solo non c’è ancora il progetto di stadio, ammesso che sia una priorità per la città, ma eventualmente si farebbe da un’altra parte, all’area Mercafir a Novoli, ovviamente senza parco.

Ancora dopo la partita Fiorentina-Lazio del 28 ottobre Andrea Della Valle, patron della Fiorentina, parlando ai giornalisti diceva “Lasciamo passare le primarie del sindaco Renzi poi decideremo come fare lo stadio”.

In ogni caso per il sindaco anche il punto 51 è uno di quelli realizzati.

Beh, così son buoni tutti a fare il sindaco.

Alla prossima, anzi alle prossime  parole da Sindaco

 

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