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Renzi: ultimatum al governo per fare riforme

Creato il 28 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Matteo Renzi detta l'asticella delle riforme per il governo e avverte che la tenuta è subordinata all'attuazione delle riforme.Matteo Renzi non perde tempo e all’indomani dell’uscita di scena di Silvio Berlusconi illustra le sue idee, o meglio, i suoi paletti per garantire la sopravvivenza del governo Letta. Si, perché nonostante le rassicurazioni sulla tenuta dell’esecutivo, che ora ha comunque i numeri per governare nonostante l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza, la minaccia di instabilità potrebbe arrivare proprio dall’altra parte, ovvero da quel Pd che si appresta tra pochi giorni ad andare a primarie per eleggere il suo nuovo segretario nazionale, chiamato a risollevare il partito dal baratro mediatico e politico della segreteria Bersani. E proprio il competitor più accreditato nel vincere le primarie, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, cerca di “dettare la linea” per alzare l’asticella delle proposte al governo e dare una svolta a riforme dichiarate, ma nei fatti poco o per nulla varate. In un colloquio con il Corriere della Sera, Renzi segnala svolta: “oggi il governo delle larghe intese è saltato, con il ritiro di Forza Italia e la decadenza di Berlusconi non c’è più. Allora questo governo non può continuare ad andare avanti facendo finta che tutto sia rimasto uguale. Bisogna dare una svolta. Bisogna fare finalmente le cose che servono”. Renzi parla della forza che potrà avere la maggioranza nel fare le riforme “perché il Pd, che è il partito più importante della coalizione, ha queste idee in testa e quindi se noi le abbiamo in testa, le tireremo fuori”. Riforme per Renzi significa “rimuovere gli ostacoli alle imprese, togliere burocrazia, oppressione fiscale e riformare la giustizia“. Oltre a questo fondamentale per Renzi la riduzione del debito, ma facendo “le cose con intelligenza”. Renzi parla poi della questione se sia considerabile abbastanza “di sinistra” per il Pd: “credo che sia molto di sinistra scommettere sulle donne come stiamo facendo qua a Firenze, investire sugli asili nido, investire in cultura, start up. Stiamo facendo molte cose che sono di sinistra, che sono l’investimento sul domani”. E la stoccata finale chiarente riferita all’avversario Gianni Cuperlo: “c’è una parte della sinistra che vuole la sinistra vecchia maniera, la sinistra tutta legata al passato. Quella sinistra lì vogliamo sconfiggerla”.


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