..e non v'è alcuna ironia nel titolo o giudizio di valore. Come in una grande epopea celtica, il padano Renzo Bossi, nome di battaglia Trota, dopo aver vissuto una profonda catarsi provocata dagli eventi, ha imboccato la strada di legittime, virtuose aspirazioni: l'agricoltura.
E se il padre in uno dei suoi comizi, degradò tale attività a infima arte per soli terroni (e li invitava per l'appunto a tornare al natìo borgo selvaggio per la raccolta dei pomodori), al Trota poco importa del giudizio paterno e delle lauree albanesi.
Secondo la rubrica “Sussurri fra Divi” di “Diva e donna” Renzo Bossi ha aperto un’azienda agricola a Brenta, nel Varesotto,insieme al fratello, Roberto Libertà.
Il figlio di Umberto Bossi si sarebbe anche lamentato con gli amici più stretti: “Dopo lo scandalo, nessuno vuole assumermi, non trovo lavoro“
Renzo, infatti, dopo le dimissioni da consigliere regionale, “ha cercato lavoro (forse anche in una compagnia di assicurazioni), ma avrebbe trovato spesso la porta chiusa” (fonte Blitz)