Come sempre il mio tempismo nel parlare di temi attualissimi è disarmante. "Brava C., complimenti, parlare della collezione fall/winter 2012-13 di Kenzo solo adesso. Che stratega! Che genio!" starete pensando voi, magari applaudendo ironicamente le mani e muovendo la testa in segno di finta approvazione. Non posso darvi torto. Ormai siamo alle porte della prossima fashion week ed io non trovo niente di meglio che scrivere delle stagione passate. Che vi devo dire? Stamattina, per motivi a me ancora oscuri, mi sono svegliata pensando a Kenzo, alle ultime collezioni e alla ventata d'aria fresca che i suoi nuovi direttori creativi hanno portato alla maison. E ho sentito un bisogno impellente di parlarvene.
Dopo otto anni di collaborazione, nel Luglio 2011 il nostro connazionale Antonio Marras lascia il comando della maison Kenzo. Vita breve per le lacrime, visto che al suo posto sono stati nominati direttori creativi Humberto Leon e Carol Lim. Seppur sconosciuti a molti, questi due giovani fashion designer non sono proprio dei pischelli trovati davanti al Saint Martins di Londra. Vi dice qualcosa il nome Opening Ceremony? Si? Retailer newyorchese di marchi di tendenza e di giovani designers che fa impazzire le fashion victims di mezzo mondo. Ebbene, i sopracitati Humberto e Carol sono le menti creative che si celano dietro a tutto ciò. Quindi, non proprio due personaggi a caso alle prime armi nel mondo della moda. Forse non brillano per le loro doti sartoriali (niente in confronto a un veterano come Marras), ma quel che conta, o almeno così sembra, è il loro intuito nel proporre trend sicuri e la loro indubbia cool attitude. Insomma, la nomina di direttori creativi per Humberto e Carol è stata dettata soprattutto dal desiderio (e dalla necessità) di "svecchiare" e rendere più attuale un brand storico come Kenzo. E vista la collezione fall/winter 2012-13 la strategia sembra funzionare.
Una collezione all'insegna della spensieratezza, come si può intuire a colpo d'occhio dalla palette dei colori utilizzata, prevalentemente dai toni brillanti e saturi, in piacevole armonia con le stampe geometriche, optical e "vegetali". E quando i tessuti si fanno scuri e le silhouette vagamente austere, il tutto è sdrammatizzato da dettagli trendy e dalla scelta magistrale dei materiali. Nulla è lasciato al caso. Perfettamente equilibrata, la collezione dà ampio respiro a capi mini (gonne al ginocchio, minidress) tanto quanto alle lunghezze extra (long skirt, pantaloni). L'amore per l'oriente e l'esotismo, e l'eleganza raffinata sono sempre i punti fermi della maison parigina, ma adesso presentano nuovi codici stilistici, una nuova pelle decisamente più accattivante e appetibile. Dunque, Kenzo diventa pop, di tendenza, more affordable. E anche la campagna pubblicitaria ne è la prova.
Video girato da quel genio di Jean-Paul Goude!
La nuova direzione creativa punta a (ri)creare un brand giovane e contemporaneo, che possa far presa sulle nuove generazioni di fashion victims, che possa in breve diventare uno dei nomi di punta dei must have di stagione tra le tendenze più cool e chiacchierate, più blasonate, fotografate e avvistate dai vari cool hunter. Strategia ben ideata, visti anche i tempi di crisi che corrono e la continua ricerca di customers sicuri (si sa, i nuovi ggiòvani non si fanno troppi problemi a tirar fuori la carta di credito di fronte a del buono shopping).
La mossa attuata sembra già dare i suoi frutti, conquistando approvazioni e visibilità. E se questi sono i risultati, ben venga del sano marketing a rispolverare un brand!C.