La Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo, uno dei Paesi tra i più estesi dell'Africa, ha addirittura coniato uno slogan "pro domo sua" per le prossime elezioni politiche del 28 novembre prossimo.
Lo slogan recita testualmente:"Perché votare? Per chi votare?".
L'obiettivo vorrebbe essere didattico pedagogico...quanto invece é generalista al massimo.
E anche se essa sostiene di non voler dare indicazioni, non ha mancato tuttavia di tracciare il profilo del "buon candidato".
Deve essere persona competente, integra, onesta, la cui visione politica superi le logice del clan, della tribù e della provincia.E sopratutto avere la consapevolezza che il potere politico è servizio al bene comune.
Quest'ultimo punto e com'anche i precedenti sono applicabili ovunque, nel mondo, in circostanze del genere.
Anche a casa nostra.
Sappiamo con chiarezza, però, che una cosa sono i "desiderata" e un'altra la realtà effettuale.
Accanto allo slogan in circolazione sempre la Chiesa cattolica, come nel 2006, si è detta ufficialmente impegnata in un'importante opera di sorveglianza dello svolgimento stesso delle elezioni, mettendo in campo ben 30mila osservatori.
Non vi paiono un po' troppi ? Ma il territorio è enorme, e di difficile accesso in certa aree, per cui .....facciamo finta di credere.
Una volta, io sapevo solo degli osservatori dell'ONU per controllare il regolare svolgimento delle elezioni in Paesi e/o continenti "difficili".Vedi Africa o America Latina.
Senza essere malevola, mi pare d'avvertire ultimamente, specie in Africa,puzza d'incenso e turiboli che s'agitano un po' troppo.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)