Repetita iuvant ( si spera ): riporto questo vecchio video del 2006 reperito in internet perchè l’ esposizione chiara e lineare di Marco Saba sottolinea tra le righe alcuni concetti importantissimi e sui quali si fa volutamente confusione e/o disinformazione. E rifacendoci mentalmente a quanto già detto nei post su Kubrick, vediamo come l’ intuizione del regista collimi perfettamente con le reali dinamiche della “macchina-sistema” e perchè, dato che come ben recita una nota pubblicità di pneumatici “la potenza è nulla senza il controllo”, il potere sia tutt’ uno con essa, così come il motore di un’ automobile non può esplicitarsi se non attraverso le ruote della stessa.
Per questo si rende necessaria una strettissima alleanza tra le “tre A” che costituiscono quella che io chiamo “la cipolla del potere” ( ed ecco anche perchè a volerla sfogliare cercandone un solo nucleo si resta con niente in mano ! ):
- gli Azionisti
- gli Architetti
- gli Attuatori
Come corollario, avremo che è del tutto utopico e pleonastico ritenere che la macchina possa “riformarsi” dall’ interno, e la conseguente inutilità di ogni azione “politica” esercitata attraverso le dinamiche del consenso: operazioni PURAMENTE COSMETICHE quale quella intrapresa da Grillo, per esempio, non solo non fanno nemmeno il solletico alla macchina-sistema, ma si rendono promotrici del mero cambiamento di facciata necessario allo stesso sistema per perpetuare il suo andamento CICLICO; un ciclo che dopo la fase morta e di “aspirazione”, ora deve giocoforza ripartire in una nuova fase attiva per tornare a generare il futuro sostentamento ( in tutti i sensi ) della classe parassitaria e della propria discendenza.
La logica intrinseca e ciclica di tale macchina prevede dunque che, per stare all’ esempio portato, Monti e Grillo siano esattamente i “complementari” ( più che gli opposti ) necessari al suo moto circolare, che si attua attraverso fasi successive solo in apparenza antitetiche. Entrambi sono gli attuatori del medesimo sistema, all’ interno del quale, torno a ribadire fino alla nausea, è impossibile ogni vero dissenso.
Sarebbe dunque molto più interessante e veramente “rivoluzionario” indagare e capire quale sia lo “STRAN-AMORE”, per dirla sempre con Kubrick, che induce un personaggio come Grillo ( e come ogni artefice del dissenso pilotato, of course ) a solidarizzare col sistema ( che sia forse da ricercarsi proprio nella sua “genovesità” ?? ): e poichè egli mi è anche simpatico, e lo ritengo una persona comunque empatica ed intelligente, a lui per primo vada il mio cordiale e personalissimo VAFFANCULO. Che sarò pronto a ritirare se e solo se egli avrà la bontà di chiarirci una volta per tutte il suo “strano gioco”.
Analizziamo quindi ancora una volta la natura e le dinamiche di questa “Triplice Alleanza”:
1) GLI AZIONISTI: costituiscono quello che è il potere “allo stato puro”, la “volontà” del potere, peraltro del tutto impotente se dissociata dagli arti, dalle altre due “A” che ne costituiscono il sistema nervoso ed i muscoli.
Come ben sottolineato da Saba, il potere ultimo è detenuto DA PERSONE IN CARNE ED OSSA, persone fisiche ben precise che sarebbe molto facile individuare sia alla Guardia di Finanza che alla Magistratura se solo lo volessero ( e se solo concretamente si prospettasse una ormai non più perseguibile ipotesi di reato ): basterebbe seguire la traccia del denaro, vedere a chi, alla fine, torna utile questo gioco, vedere chi si arricchisce con la crisi, e chi “compra e si impossessa” dei beni sociali attraverso essa espropriati e privatizzati.
Inutile quindi scagliarsi come Don Chisciotte contro i mulini a vento dei “Mercati” e delle “Banche”, che non sono che scatole, pure “funzioni”, macchine anch’ esse del criminale gioco perpetuato da individui ben precisi: i loro azionisti.
PURTROPPO, non solo la micidiale logica delle Spa, del riciclaggio bancario e dei paradisi fiscali rende tali persone invisibili e non perseguibili, ma tale sistema di congegnarsi del potere rende estremamente coesa l’ èlite rendendola a tutti gli effetti una “sinarchia”, e diffonde capillarmente il suo implicito “consenso” fino all’ ultimo dei “risparmiatori”.
( Tra parentesi: abbiano quindi la cortesia di indicarmi chiaramente i fautori della teoria della “lotta tra élites” e/o dell’ imperialismo “americano” dove cazzo vedano una fraglia, un punto fragile, una precisa individuazione nazionale, una qualsiasi possibile rottura o contrapposizione in tale sistema di potere che vede del tutto solidali e sovranazionali i suoi membri, coesi non tramite astruse ideologie che usano per indottrinare il gregge, ma da una logica e meccanismo di dominio e controllo totale ed estremamente “pragmatica” ).
A questa categoria appartengono dunque, tanto per chiarirci e pur a ben diverso livello di coinvolgimento, sia le varie “punte” Rothschild e Rockefeller che i “mediani” finanzieri e intrallazzatori locali, che il “guardalinee” Mario Rossi che investe in obbligazioni: e non importa nemmeno che ci sia un’ unità d’ intenti ideologica, è la macchina stessa il loro collante perfetto.
( Il compito del prossimo giro di giostra, del prossimo ciclo sistemico sarà proprio di sbarazzarsi quanto più possibile dei giocatori intermedi e ultimi, arrivando ad una sempre più alta separazione del potere dalla base ).
2) GLI ARCHITETTI: chiunque ritenga che un tale sofisticatissimo sistema, che include inoltre il controllo mentale esteso delle masse e della loro emozionalità ( nonchè la stessa creazione del pensiero col quale osservare il reale ), possa generarsi del tutto automaticamente, o è un emerito imbecille o più semplicemente “ci fa”.
Tale sistema prevede necessariamente una superiore concertazione che tra l’ altro coopti in una sola direzione ogni suo singolo apparato, mandando bellamente affanculo ( visto il periodo me ne approfitto ) ogni indipendenza dei medesimi e conseguente reale possibilità di controllo e di “limitazione” del potere stesso.
Non solo, ma il potere più grande si esplica appunto nella “generazione del software, del sistema operativo” da installare sul computer sociale: abbiamo già visto anche in unrecente post come inculcando una facile quanto fasulla “logica binaria” a strumento di indagine cognitiva, il potere abbia facile gioco nel controllo “a monte”, sia emozionale che ideologico, delle masse.
A questo compito sono preposti quelli che io chiamo gli “architetti del sistema”: per capirci, sia l’ intera macchina Hollywoodiana, sia i filosofi alla moda e gli intellettuali di grido, sia i tecnici “accreditati” dal sistema stesso in ogni singolo settore dinamico ( Milton Friedman equivale storicamente a Giambattista Vico, Darwin e Nietzsche, per esempio ) sono esemplificazioni delle forze che entrano a far parte di questa categoria. Forze che trovano la loro ulteriore concertazione ed organizzazione all’ interno dei ben noti think-tank non a caso tanto poco trasparenti. Saranno essi a decretare “l’ ora e il come” dell’ altrimenti strano ed ingiustificato diffondersi di nuovi comportamenti, ideologie, mode di pensiero che MAI si generano spontaneamente all’ interno della “massa”. ( e come abbiamo visto, la dinamica di generazione e susseguirsi di tali “mode” sfrutta sempre un meccanismo artatamente “oppositivo”, sia ideologico che soprattutto emozionale ). Il compito di tradurre in pratica tali comportamenti viene affidato agli “Attuatori”; e quella che io nei miei post indico col termine generico e non ortodosso di “massoneria” indica per comodità e sintesi la sinergia operativa e concettuale di queste due ultime “classi”.
3) GLI ATTUATORI: Media, opinion leader, politici, magistratura, “corpi occulti” vari, potere amministrativo ed esecutivo appartengono alla categoria degli “attuatori”, in tutto e per tutto solidale nonchè diretta emanazione delle prime due.
Per capirci, i vari Prodi, Berlusconi, Monti e l’ attuale Grillo altro non sono che “la stessa facciata” politica del medesimo potere nelle sue varie fasi: come magistralmente e metaforicamente espresso da Kubrick, il potere che è sempre “nero”, monolitico, spaventoso e ieratico, preferisce attuarsi attraverso un’ “interfaccia” rossa, cui affidare le più delicate fasi di passaggio nell’ eterno gioco dell’ “alternanza”. Rossa è la camera che ospita Hal 9000, rosso il bagno dove i due custodi dei rispettivi cicli si tramandano le consegne, rosso è il cerimoniere ed il pavimento del rituale con cui gli attuatori, “le prostitute nude e conoscibili”, vengono sedotte ed investite del loro nuovo status mentre il potere, nero e inconoscibile, osserva dall’ alto della loggia.
E “rosso” è sempre il rituale con cui ognuno di noi viene prima sedotto e poi invischiato in un dissenso senza uscita: non a caso tutti questi sedicenti “oppositori” non solo sono estremamente volubili nei loro programmi ( “i va avanti e indrè come la pèl del bìgul”, si direbbe nel Granducato … ), ma guarda caso non “riescono” mai a coalizzarsi contro il comune nemico, piccandosi sempre di differenziarsi sulla sfumatura del fuxia. E comunque sia, sarà sempre sul vostro innato senso e IRRESISTIBILE voglia di vita e giustizia che le NUDE PUTTANE faranno leva … salvo comportarsi poi da quel che veramente sono, ossia nient’ altro che lignei e sterili cavalli da monta, nient’ altro che strumenti di inseminazione artificiale, trasmissione e rinascita del potere. Ossia esattamente l’ icona del demonio che ingravida la docile, sottomessa ed “ipnotizzata” Rosemary, già usata in modo analogo da Polanski nel suo celebre film …