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Repubblica Centrafricana, cristiani contro musulmani

Creato il 16 dicembre 2013 da Dragor

  Centrafrique - mosquée Ali Babolo_________________________________________________________

   Cadaveri di musulmani nella moschea Ali Bobolo a Bangui

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   MI SEMBRA che i media italiani non diano molto risalto a quello che sta succedendo nella Repubblica Centrafricana. Non è una novità, dalla nascita del Regno d’Italia gli italiani credono che il mondo finisca alle loro frontiere. Ma nell’epoca della globalizzazione non esistono più frontiere, cosi’ gli eventi africani vi riguardano come se avvenissero nel vostro salotto.

   DOVETE SAPERE che nella Repubblica Centroafricana è in corso una buona vecchia guerra di religione. Proprio cosi, una guerra di religione simile a quelle che per secoli hanno insanguinato l’Europa, una di quelle guerre dove i fans della religione si affannano a dire che la religione non c’entra, che le cause sono economiche, sociali o tribali mentre l’evidenza dimostra che esistono soltanto cause religiose. Una milizia islamica chiamata Seleka ha cacciato il presidente François Bozizé rimpiazzandolo con il suo capo  Michel Djotodia, quindi si è dedicata al passatempo preferito dei musulmani: il massacro dei cristiani. Avrebbero massacrato volentieri anche gli ebrei, gli induisti o i buddisti, ma purtroppo avevano sottomano soltanto i cristiani e si sono dovuti accontentare di quello che gli passa il convento.

   SPAVENTATO dalla spirale di violenza, il neopresidente Djotodia ha dissolto la milizia Seleka, ma i massacri sono continuati perché cambiando la forma non si cambia il contenuto. D’altronde il Corano lo dice chiaro: «Sgozzate gli infedeli ovunque si trovino.» Che ti chiami Seleka o Giovanni, devi fare il tuo dovere di buon musulmano.

   PERO’ hanno fatto i conti senza l’oste, in questo caso i cristiani. Perché i cristiani centrafricani hanno sorvolato sull’invito del loro profeta a porgere l’altra guancia, preferendo ricordarsi di quello a schiacciare il serpente. Non c’è da meravigliarsi, visto che per qualche piccolo screzio il loro dio ha genocidato quasi tutta l’umanità. E in Centrafrica non si trattava di vendicare un piccolo screzio ma dei massacri in piena regola. Cosi hanno cominciato a schiacciare serpenti, preferendo quelli più deboli e inermi come i malati negli ospedali, le donne preferibilmente incinte, i vecchi e i bambini. Perché no? Sono musulmani come gli altri ma ammazzandoli non rischiamo la pelle.

   DI FRONTE a questo scempio, nel tentativo di risalire nei sondaggi (ha soltanto il 15 per cento di opinioni favorevoli, un record negativo), il presidente francese Hollande ha mandato 1500 militari che cercano di disarmare le milizie, finora con scarso successo. E a questo punto viene spontaneo farsi una domanda: invece di esportare i loro deliri, perché cristiani e musulmani non sono rimasti a casina? I musulmani in Arabia, i cristiani in Palestina. Pensate come si starebbe meglio. Certo, gli uomini troverebbero altre scuse per scannarsi, ma ne avrebbero una in meno. Una scusa terribile che legittima qualsiasi crimine. Perché, se dici a una massa d’ignoranti «la vera religione è la tua e tutte le altre sono blasfeme», hai seminato vento e raccoglierai tempesta.

   Dragor


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