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Repubblica e il treno dello “scandalo”: da #meetFS a #meetPendolari

Creato il 27 giugno 2012 da Silvietta @Silvietta
foto copyright Repubblica Tweet

Nelle carrozze dei pendolari fa più caldo che all’esterno“, lancia ieri il sito di Repubblica.it in terza colonna, tra la gallery “Abbiamo scoperto l’acqua calda” e il reportage “Una rondine non fa primavera“. Mi perdonerete se torno sullo scottante argomento dei viaggi in treno in estate, ma la foto dello “scandalo” (citando il lancio che la redazione di Repubblica.it ha fatto della notizia sui social network) non poteva lasciarmi indifferente, tanto più una settimana dopo #meetFS.

Approfondiamo insieme questa vera notizia bomba della redazione fiorentina del noto quotidiano nazionale:

Temperatura esterna, 26 gradi. Temperatura interna 28 gradi. Sui treni regionali Vivalto (ad esempio sul 6613 delle 9.22 da Pistoia a Firenze) i climatizzatori non funzionano, anzi, “riscaldano” ancora di più l’ambiente. Nei controlli della Regione degli scorsi giorni era emerso che almeno il 10% dei convogli presenta guasti all’impianto di climatizzazione Dalla Regione spiegano che non si tratta di un Vivalto tra quelli appena acquistati di ultima generazione ma di un modello precedente (Foto Claudio Giovannini Cge Fotogiornalismo)

Analizziamo la situazione con razionalità: sono le 9.22 del mattino, un’ora in cui la maggior parte dei pendolari ha già le gambe sotto la scrivania. Tra l’altro, il treno in oggetto, almeno stando al display (che sappiamo essere solito riferire dati da un mondo parallelo), non ha ritardo. Qualcuno ieri mattina ha vinto la lotteria. Noto anche che si tratta di un Vivalto, o comunque di un treno costruito negli ultimi 10 anni, VUOTO.

Deglutisco.

Venerdì pomeriggio ero sul Milano Porta Garibaldi – Arquata Scrivia delle 17.12 (molto presto, per me, ma solo perché causa sciopero sono uscita prima dall’ufficio). Che ve lo dico a fare? Era un treno costruito negli anni ’70, di quelli a due piani.

Repubblica e il treno dello “scandalo”: da #meetFS a #meetPendolari

Come già ho avuto modo di lamentarmi, questi treni non hanno l’aria condizionata. Non è rotta, non esiste proprio. Purtroppo, niente schermo digitale con temperatura…ma se quella esterna era intorno ai 36°C, vi lascio immaginare quella interna.

Alla faccia.

Non voglio dire che Repubblica non conosca la situazione reale dei treni nelle tratte dei pendolari italiani, ma… che notizia è? Lo scandalo, per quel preciso treno oggetto della cronaca, qual è?!

Parlare fuori dalle stazioni e dai vagoni dei mali dell’offerta regionale, può creare una certa dissociazione in noi Pendolari Perenni. Da una parte, infatti, siamo soliti dire che alla nostra (pessima) situazione non viene dato il necessario risalto a livello nazionale; dall’altro, quando a parlarne o a scriverne sono giornalisti o, peggio ancora, Viaggiatori Occasionali, siamo vittime di indignazione facile.

Cosa ne volete sapere voi che non fate questa vita tutti i giorni?

Questo è quanto più o meno è successo con #meetFS, coraggiosa (o ingenua?) operazione con cui Trenitalia e il suo a.d. Moretti hanno deciso di incontrare alcuni selezionati influencer della rete per illustrare la complessità del mondo dei treni, mostrare i gioielli di famiglia (i treni dell’Alta Velocità) e, nel complesso, per scaricare qualche barile su Regioni ed Enti Locali rispetto al degrado delle linee regionali.
#meetFS è diventato in poco tempo un tema caldo su Twitter, il vero e proprio regno degli influencer: la polemica tra i partecipanti che hanno cercato di salvare il salvabile dell’iniziativa e dello sforzo di comunicare il proprio servizio attuato da Trenitalia (è comunque una novità) e il popolo dei pendolari sui social network è stato immediata e letale.

Cosa ne volete sapere voi che non fate questa vita tutti i giorni (e siete pure passati dalla parte del nemico)?

A mio modesto parere, anche tra i partecipanti più positivi e propositivi, ha serpeggiato il dubbio che un progetto di PR del genere non potesse essere la strategia di comunicazione migliore del mondo, per un’azienda con una reputazione così negativa come Trenitalia. Il report finale dei risvolti sui social network dell’evento, realizzato da The Fool per Assodigitale (leggetevelo qui, corredato da una bella infografica) non lascia molto spazio al dubbio se si sia trattato di un successo o di un epico #fail.

@fsnews_it, propongo un #MeetFS rivolto ai dirigenti #Trenitalia: un mese da pendolari per capirne di più non del treno, ma del viaggio.

— Laura K (@la_karamazova) Juni 20, 2012

Il vero obiettivo, per i pendolari, è non sentirsi abbandonati nella giungla (anche climaticamente parlando) delle linee regionali, ormai allo sbaraglio: vogliamo indignarci pubblicamente, ricevere supporto alla nostra battaglia da parte dei media, essere ascoltati ed avere informazioni precise e puntuali per destreggiarci meglio. Ma, più di ogni altra cosa, vorremmo un servizio migliore, per non sentire o leggere più annunci di questo tipo:

Tr2669(MiCle 18:10 Arquata S 19:59)ha 16 minuti di ritardo perchè in partenza, per esigenze di circolazione, è stato necessario manovrarlo

— TRENORD_miTT (@TRENORD_miTT) Juni 20, 2012

Una perla.


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