Requiem per un blog
Oggi 31 gennaio 2012 muore ufficialmente Splinder, antesignana tra le piattaforme di blogging ed oggi ormai demodé quanto la brillantina.
E con lui muoiono mille e mille blog, magari abbandonati dai loro creatori e silenti testimoni del passaggio del tempo, o magari solo ibridi tentativi di scrittura creativa o solo di sfogo.
Chiude oggi, ma l’agonia è cominciata ben più di un anno fa, quando lo staff tecnico è sparito nel nulla e la piattaforma ha smesso di essere aggiornata.
Puff! All’improvviso spariti tutti.
Autogestione.
Il perché ed il per come non è lecito sapere, ma nel tempo iniziano a circolare le voci più orribili.
E parte anche la prima migrazione di utenti, di quelli che se la sapevano cavare con l’html o che avevano conoscenze informatiche principalmente, che volano verso siti più accoglienti.
Poi, verso settembre, il cataclisma.
Splinder chiude il 24 novembre, non vogliono dirvelo ma è così!!!
Scappate!
Splinder chiude.
Perderete tutti i vostri post!
Non c’è futuro!
Lasciate ogni speranza, o voi che entrate nel mondo del blogging!!!!
Peggio dei Maya, caspita.
Ovviamente una bufala, ma nemmeno tanto.
Diciamo una anticipazione.
Infatti, dopo una serie di voci dissonanti e gossip frenetici, l’amministratore delegato di Dada Claudio Corbetta dichiara la chiusura di Splinder il 31/01/2012.
Splinder secondo lui è diventato antieconomico per loro, gli utenti sono poche migliaia e gli procurano un sacco di grane. Aiuteranno i pochi sparuti, lo promettono (buahahhahahahah! Gli avrò scritti mille volte senza esito, per fortuna che c’era Paolo ad aiutarmi!) a migrare gli utenti, ci metteranno un bel redirect ai nuovi eventuali siti sopra e poi butteranno via tutto nel cesso. Per aprire, dice lui, attività diverse inerenti Domini&Hosting e Performance Advertising. In pratica, un casinò on line. O un sito di donnine nude, magari.
Certamente rende di più, non ci sono dubbi.
Bah.
E dire che quando nel 2004 mi ci trasferii era all’avanguardia, anzi nella blogosfera era il top: se non eri su Splinder non eri nessuno.
Ah, come cambiano i tempi.
Chissà cosa mai accadrà quando rottameremo Facebook (anche se oggi ci sembra impossibile) e chissà quale altra diavoleria tecnologica sarà stata inventata!
O magari torneremo a lavorare tutti a maglia….