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“Rerum novarum” due: non è mai troppo tardi

Creato il 04 luglio 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

di Giovanni Palladino

Nel leggere il programma di ITALIA UNICA ho trovato molte affinità con i “15 IMPEGNI DI BUON GOVERNO PER UNA SOCIETA’ RESPONSABILE E SOLIDALE” con i quali lanciammo PLF il 18 gennaio 2012. In particolare l’affinità è con il nostro 7° impegno (L’IMPRESA E IL LAVORO) che diceva:

“L’impresa privata può essere considerata come la ‘palestra’ di formazione della democrazia, perché in essa si possono sviluppare alcuni valori, che devono essere alla base del vivere civile: lo spirito di iniziativa, la cultura del rischio, il senso di responsabilità, il riconoscimento del merito. Nel momento in cui il mondo si sta aprendo a miliardi di nuovi consumatori, l’Italia deve sfruttare la grande creatività e abilità dei suoi imprenditori e lavoratori, specialmente nei promettenti settori del turismo, dell’alimentazione, della meccanica di precisione e dell’energia rinnovabile. Le centinaia di ambasciate e di consolati italiani all’estero devono trasformarsi in efficienti promotori del “made in Italy”.

Noi ci impegniamo affinchè la nostra attività politica contribuisca a creare una stretta alleanza tra capitale e lavoro (*), a eliminare i tanti ostacoli burocratici, che frenano l’attività imprenditoriale privata, e a eliminare i pesanti disincentivi fiscali e contributivi, che da molti anni impediscono la crescita dell’occupazione, soprattutto giovanile”.

(*) ‘Non ci può essere creazione di valore economico in modo sostenibile senza la parallela creazione di valore umano e di progresso individuale. I tempi sono maturi per il superamento del conflitto lavoro-capitale’ (Antoine Riboud, fondatore della Danone)

Certo che i tempi sono maturi ! E’ dal 1891 che ci ha dato la “sveglia” la Rerum Novarum di Leone XIII, opponendosi alla folle ricetta di Marx. Ricetta purtroppo acquisita dal Pci e dalla Cgil per tanti decenni in Italia, una ricetta che sapeva di “cose vecchie”. Le “cose nuove” di Leone XIII richiedevano invece una stretta alleanza tra capitale e lavoro. L’Italia è purtroppo caduta nella trappola del duro conflitto, senza che la Dc potesse evitarlo, come avrebbe potuto se avesse seguito l’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa e i consigli di Luigi Sturzo.

Con il programma di ITALIA UNICA, Corrado Passera (che come noi crede in un partito che pone al centro LA persona e non UNA persona) dimostra di avere le nostre stesse basi culturali (liberali e popolari) e non è un caso che parli di “cose nuove” nel replicare alle critiche e allo scetticismo provenienti dai diversi partiti del centro-sinistra e del centro-destra; partiti che temono l’arrivo di ITALIA UNICA per non avere mai realizzato le esigenze “liberali” e “popolari” richieste dalla maggioranza dell’elettorato italiano.

Ieri Passera ha precisato nel parlare a “Telecamere” su Rai 3 :

“Quando si comincia a dire che la storia è segnata, vuol dire che c’è veramente spazio per cose nuove. Tenderei a incitare tutti a non immaginare questo Paese che va verso il monopartitismo. Dire che ormai c’è un interprete unico nel mondo delle famiglie e delle imprese mi sembra ingiustificato, anche alla luce dei pochi risultati che si vedono. Credo che una democrazia sana si esprime con una dialettica tra forze che hanno idee forti ed esprimono programmi forti. Noi questo stiamo facendo. Poi vedremo se coloro che dicono che è difficile fare una cosa nuova avranno ragione o meno. Certamente è un lavoro che richiede tempo. Noi abbiamo questa disponibilità. Crediamo che la forza delle idee e le persone che le interpreteranno ci consentiranno di superare le difficoltà”.

Come dire: è tempo di una nuova “Rerum Novarum”, visto che le idee forti e i programmi forti di quella enciclica furono realizzate solo dal pro-sindaco Luigi Sturzo nell’amministrare Caltagirone con grande successo per ben 15 anni (1905-1920). Poi la forza di quelle idee, tradotte in pratica, fu temuta da Giolitti, Mussolini e dalle decine di governi guidati dalla Dc e dai suoi disastrosi successori. Un secolo perduto ! Ma non è mai troppo tardi per una Rerum Novarum Due, ossia per VERE COSE NUOVE.

ITALIA UNICA chiede suggerimenti e integrazioni per migliorare il voluminoso programma visionabile nel suo sito. Noi li daremo con spirito costruttivo, lieti di constatare le comuni radici culturali.


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