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Resident Evil 6: il parere degli esperti - parte terza

Da Zombie Knowledge Base
Prendere una ridente cittadina del Midwest americano, circondata da una lussureggiante foresta e da alti monti vergini. Aggiungete un po' di "industria farmaceutica", un pizzico di corruzione , interessi economici quanto basta e alla fine spolverate con abbondanti agenti patogeni. Avrete preparato la moderna Apocalisse, signori.
Dopo il salto la terza e ultima parte di questa analisi sull'atteso arrivo di Resident Evil 6 da parte di CHRIS REDFIELD 86 di ResidentEvil.it. Dopo il salto ovviamente...
Resident Evil 6: il parere degli esperti - parte terza
La parola a CHRIS REDFIELD 86:
Gli sviluppatori della Slant Six Games, la società che sta partorendo il videogioco per conto della CAPCOM, devono aver pensato a questo quando hanno deciso di far tornare protagonista la tanto amata Raccoon City per l'ultimo spin-off della saga horror più amata di sempre.
Gli appassionati potranno finalmente rivivere quelle atmosfere dark e surreali che tanto hanno reso famosi i capitoli iniziali, vere e proprie pietre miliari che tanto hanno stregato milioni di fan.
Purtroppo però, per gli amanti del vecchio genere "survival horror", l'inversione di tendenza è stata concretizzata solo nel ritorno alle ambientazioni. CAPCOM infatti ha deciso di proseguire la strada imboccata con Resident Evil 4 e 5, capitoli certo apprezzabilissimi anche se hanno fatto un po' storcere il naso agli "Old Generation", i fan più conservatori.
Del resto la casa giapponese ha deciso di seguire in pieno le nuovi correnti di mercato , che soffiano tutte in direzione di generi più dinamici quali l'action e lo sparatutto, che offrono forse intrecci meno artificiosi delle trame a fronte di grafiche magari appena più elaborate ma con potenze di fuoco degne di Rambo e azioni alla Mission Impossible che tanto divertono le nuove generazioni di appassionati videogiocatori.
La novità del futuro nuovo arrivato, anche se più frutto di supposizioni e indiscrezioni, sembrano essere molteplici. Vediamo quali sono:
In questo nuovo capitolo infatti questa volta non impersoneremo affatto un team impreparato a un’epidemia Zombie, né di uno sparuto gruppo di eroi improvvisati. Saremo infatti chiamati a prendere il comando di una squadra della USS, la Umbrella Security Service, una sorta di esercito personale della Umbrella , vestire i panni delle forze speciali dell' US Spec Ops, squadra di soccorso dell'esercito, o intrerpretare le mitiche BOW, acronimo che significa Bio-Organic Weapon Monsters, abomini frutto delle mutazioni del virus T e G.
Resident Evil 6: il parere degli esperti - parte terza
La presenza inotre di squadre fa supporre quasi certamente che il gioco possa svolgersi in modalità multi-player.
In pieno rispetto alla logica sparatutto, avremo a disposizione interi arsenali con capacità di sterminio spropositate, per far fronte ad orde di nemici da sterminare nel più breve tempo possibile. E proprio i nemici rappresentano il secondo tanto atteso ritorno.
L'ambientare lo spin-off a Raccoon ha permesso infatti di far tornare in auge una vecchia conoscenza, il caro e vecchio Zombie. Orde sterminate di queste fameliche creature sono infatti messe lì ad hoc per riempire gli ambienti decisamente più ampi in cui si svolgeranno le nostre azioni. E non è tutto...
I nostri "amici" hanno sviluppato le loro capacità ed i loro sensi, divenendo capaci di individuare adesso le loro prede grazie a vista, udito e olfatto. Nascondersi dietro una porta od un muro non vi metterà quindi del tutto al riparo da loro, soprattutto se le vostre condizioni di salute non saranno decisamente integre.
Questo renderà legittimo supporre che si possano usare esche vive per distrarre le orde fameliche di non-morti e permettervi il superamento di punti particolarmente inaccessibili. Potreste quindi trovarvi a sparare su civili spaesati o soldati isolati in modo del tutto deliberato pur di riuscire ad attraversare un vicolo particolarmente infestato. Se così fosse, il gioco ci costringerebbe davvero ad agire e pensare senza scrupoli di sorta.
Altro tratto peculiare del titolo è la possibilità di poter riscrivere la storia, modificando eventi e sviluppi futuri, come l'uccisione dei personaggi principali.
Resident Evil 6: il parere degli esperti - parte terza
Secondo voci insistenti ad esempio,alcune missioni infatti prevederanno l'opportunità di uccidere Leon Scott Kennedy, beniamino di Resident Evil 2, se si gioca nelle vesti di una BOW o di un mercenario Umbrella, mentre sel caso si impersoni un soldato americano, l'obiettivo sarà ovviamente salvare il biondino e quante più persone possibili.
Ovviamente la timeline ufficiale vedrà Leon vivo e vegeto, ma la possibilità di poter impersonare i cattivi , o peggio ancora "gli altri" , renderà interessante approfondire la conoscenza di questo gioco oltre a rendere notevolmente aumentata la longevità complessiva.
In definitiva , se le voci di corridoio dovessero essere confermate in toto, il gioco potrebbe essere assunto a pieno titolo tra i capitoli più importanti della storia, pur rimanendo comunque uno spin-off.
Con questa terza parte si conclude l'analisi su Resident Evil 6 da parte dello staff di ResidentEvil.it. Chi si fosse perso gli approfondimenti precedenti può trovare qui di seguito la prima parte a cura di Michele "T-002" Giannone e la seconda parte a cura di neferseti. Avete ancora l'acquolina in bocca?
Restate allora sintonizzati su Zombie KB perché la collaborazione con ResidentEvil.it è appena iniziata !!!

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