Allora, vi ricordate del mio Pc moribondo?
Ieri si è messo ad ansimare, ha buttato in vacca l’antivirus (lui), ho buttato in vacca tutto (io) confliggendo con l’altro antivirus e non riuscendo a smanettare in tempo in modo che i due non si incontrassero, eccetera.
Allora ho chiuso tutto, ho riaperto, e sul momento andava ancora come una scheggia, perciò ne ho approfittato per salvare un tot di cartelle. Ci ha messo cinque ore e tre quarti, poi mi sono rotta le balle, non riuscivo a dormire con il ronzio della macchina, ho spento tutto e andalè.
Stamattina, sveglia presto, rinfresco la camera, accendo il malatino, il freddo si vede che gli ha fatto bene, sono riuscita a salvare le altre cartelle in un amen.
Sono andata a scuola, ho parlato con centodiciotto mamme, ho fatto lezione, ho inchiodato al muro (non si potrebbe, ma l’ho fatto) un cavaliere con la splendente armatura, sono venuta a casa e ho deciso di operare a fondo.
Col computer di cui sopra. Che ha sette o otto anni, non ricordo più bene, un po’ di ragioni ce le ha.
Comunque.
Gli ho fatto una cura drastica: terapia del dolore, incisione profonda, via tutto.
Da sola, oggi pomeriggio, benché, lo ammetto, con la supervisione telefonica (gratuita!) di Mohamed (non fatevi ingannare, questo qui è nato in Italia e parlava con un accento toscano che levati). Mohamed prima si è congratulato per come gli avevo spiegato bene il problema e poi mi ha detto come bisognava rigirarsi intorno e dentro e registro e qui e là.
Quando gli ho detto: ma non possiamo formattare?,
lui ha tirato un sospirone e ha risposto: sì.
Allora io ho preso le istruzioni di due anni fa, quando ho formattato perché volevo un po’ di pulizia e mi ero scritta tutto quello che i aveva detto Marco (accento sardo), e gli ho detto: ma devo fare così così e cosà?
E lui ha detto: sì, sì, ma facciamolo insieme, almeno all’inizio.
E infatti, i primi passi li abbiamo fatti insieme (cioè: io qui e lui là, ma telefonicamente uniti nel tentativo).
Poi ci siamo salutati. E’ stato bello ma tutto ha una fine.
Io invece ho continuato. Ho sistemato il cavolo di Windows, ho provato Internet, non andava, allora ho riguardato le istruzioni di due anni fa e ho installato tutti i draiverssss e Internet andava e tutto era bello e pulito.
Mentre si formattava tutto e si installavano i draiversss, ho cercato il cavo per la batteria del netbook, e c’era così casino in camera che, praticamente, per cercarlo, ho dovuto mettere a posto tutto, pulire, buttare, insaccare, stracciare, e così via. Ho trovato una foto del mio virgulto quando aveva due anni, ma il cavo no. In compenso ho perso il mio vigore fisico e sono uno straccio.
Poi sono andata a fare il pane (con le mie manine) e il puré (con le stesse mie manine).
Qui lo straccio ha cominciato a sfilacciarsi.
Poi sono tornata e ho aperto finalmente Internet e ho curiosato qui e là.
Ora, nella pulizia assoluta di questo Pc rinato, mi sono ritrovata che quando apro i commenti di questo e quel blog, sotto c’è una pubblicità.
Di nuovo??
Di nuovo?
Stavolta, però, mica ho mandato accidenti a WordPress!
Stavolta ho seguito il consiglio della povna e sono andata a vedere se c’erano dei componenti aggiuntivi che mi sono sfuggiti nella pulizia assoluta di questo Pc.
Niente. ‘Un c’era nulla.
Allora ho seguito consiglio di Aliceland, e ho provato con un altro browser, e lì non vedevo niente (cioè: niente pubblicità).
Allora ho seguito la strada mia propria dell’altra volta e ho cliccato su “quacheccosa su questa Ads” (era in inglisc, e non me lo ricordo più bene).
E ho scoperto che WordPress si scusava, ma cercava di essere gentile, ma metteva lo stesso un po’ di pubblicità per via che aveva bisogno di soldi. Cioè, voglio dire, stavolta che ero sicura che WP non c’entrasse, c’entrava.
Disgraziati.
Allora, col mio maldestro inglisc e tre traduttori, ho capito che c’era anche la possibilità di togliere l’advertising: vuoi un blog bello pulito?, mi chiede WP.
Eh, sì, ho risposto, e ho cliccato qui e là fino a che non mi hanno detto che potevo fare l’upgrade per non avere l’advertising e lì mi sono un po’ insospettita ma ho fatto un altro clic e mi sono trovata un conto di 99 dollari (in realtà sono 30, ma quando andate a vedere, vi dice che è in un pacchetto tutto compreso e son 99, amen).
Allora ho detto no, grazie, e sono venuta qui a raccontarvi l’avventura.
Intanto sto seduta e mi riposo prima di dare il colpo finale alla camera (che c’ho ancora ventisette cose diverse sul letto e non so dove metterle: non vi capita, quando fate le grandi pulizie che mettete tutto di qui e di là, ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa, e poi vi avanzano sempre quel tot di cianfrusaglie che il posto, invece, non ce l’hanno e non sapete più dove sbatterle?).
Ma, tornando all’avventura, mi sono messa qui per stramaledire di nuovo WordPress, ma siccome anche quando ondeggio, ondivago e divago, vorrei essere una persona precisa, ecco, che sono andata a riprendere i blog, e le risposte e volevo fotografarvi e darvi le prove: per dire, su un blog, sotto i commenti, ho trovato giusto giusto l’omino di Viv prima e dopo il dimagramento.
Comunque. Non posso.
Non solo perché non ho ancora installato il gioioso programma gratuito che mi consente di fotografare lo schermo come voglio, mettere le freccine e così via, ma anche perché ora le advertaisin non le vedo più.
Sparite.
Allora vi stavo salutando mesta e triste, ma mi è venuta in mente una cosa: ho controllato, e nelle cronologia ho ritrovato, almeno, e che spiegava questo e quello. Ve la offro, almeno non vi allontanerete da qui pensando a me come come Giovanna d’Arco (lei sentiva le voci, io vedo le advertising).
p.s: però oggi Lucchetta ha detto in classe che siamo nel 4176.