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Riccardo Peloso

Creato il 22 febbraio 2012 da Marvigar4

riccardo peloso

   Non mi sono mai nascosto, ma ero molto serio. Vivevo sempre in mezzo agli artisti, anche io passavo un po’ da artista. Vengo da una famiglia della media borghesia, mio padre era un vecchio socialista e mia madre diceva che ognuno deve essere felice per ciò che è e non deve spiegare niente a nessuno. Erano tradizionalisti, ma anche aperti. Giustificavamo le mie stranezze con l’ambiente libero e misto che frequentavo.

   Intervista a Riccardo Peloso in Quando eravamo froci. Gli omosessuali nell’Italia di una volta di Andrea Pini, Il Saggiatore, 2011 pp 280-281.

   È scomparso a 68 anni Riccardo Peloso, critico d’arte, e con lui un’altra pagina della storia del movimento gay italiano se n’è andata. Nato a Trani nel 1943, si trasferisce con la famiglia a Roma e lì, giovanissimo, inizia la sua battaglia per i diritti civili degli omosessuali insieme ai suoi cari amici Dario Bellezza e Massimo Consoli. È grazie a Peloso che nel 1970 a Roma si è aperto il primo locale gay, il Superstar, ed è sempre per suo merito che si è organizzata in Italia la prima e unica rassegna di “Gay Poetry”, nel 1979 nella spiaggia di Castel Porziano, con la collaborazione di Fernanda Pivano e la partecipazione di Allen Ginsberg, Gregory Corso, William Burroughs e John Giorno. Ha partecipato anche a numerose produzioni cinematografiche e tv, sua è una comparsa nel 1970 nel film di Vittorio Caprioli Splendori e miserie di Madame Royale, film che Peloso in seguito giudicherà criticamente, soprattutto per i luoghi comuni sugli omosessuali. Organizzatore di mostre, eventi a tematica gay, dopo la morte di Massimo Consoli, avvenuta il 4 novembre 2007, è stato tra i promotori della Fondazione Luciano Massimo Consoli, gruppo in difesa della memoria e del patrimonio d’archivio della comunità gay italiana.

© Marco Vignolo Gargini



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