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Ricercato in tutta Italia per truffe e furti ad anziani, arrestato 43enne: fingeva di essere un dipendente dell’ASPEM

Creato il 07 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ stato arrestato ieri un 43enne da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino, con la collaborazione di agenti della Questura di Roma. L’uomo era ricercato in tutta Italia per truffe e furti ai danni di persone anziane, reati che sono stati commessi anche in provincia di Varese nella seconda metà del 2014. Fingendosi un dipendente dell’ASPEM diceva agli anziani che la presenza di mercurio nell’acqua avrebbe danneggiato l’oro e la filigrana delle banconote, così consigliava loro di mettere i beni nel frigorifero, dato che “teoricamente” il freddo avrebbe bloccato il processo di ossidazione. Subito dopo, però, una volta distratta la vittima con un pretesto, asportava tutti i beni, dileguandosi.

arrestato per truffa a persone anziane

Il 43enne italiano, arrestato per truffa e furti ad anziani

L’arresto di un 43enne italiano, reo di aver compiuto truffe e furti ai danni di anziani. Un cittadino italiano 43 enne, C.B., originario di Venaria Reale (TO) e domiciliato presso un campo nomadi situato nella zona di Carpignano Sesia (VC), è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Luino con la collaborazione di agenti della Questura di Roma. Le indagini dei carabinieri sono cominciate il 24 giugno del 2014, quando una donna 90 enne residente a Laveno Mombello è rimasta vittima di un raggiro, costatogli quasi 50 mila euro in preziosi e denaro contante.

Gli altri episodi di furti che hanno visto l’uomo protagonista. L’episodio di Laveno Mombello è stato seguito da altre tre furti, compiuti con destrezza ed aggravati dalla avanzata età delle vittime (comunemente definite truffe agli anziani), di cui una non conclusasi nel migliore dei modi: un tentativo di truffa a Monvalle, il 18 giugno 2014, ai danni di una donna 90 enne, una a a Cocquio Trevisago, il 25 luglio 2014 ai danni di una donna di 77 anni (10.000 euro rubati, tra denaro e oggetti preziosi, ed un’altra a Bodio Lomnago il 29 luglio 2014 ai danni di una donna di 81 anni, con 25 mila euro in contanti sottratti e 60mila fra gioielli e oro.

Il “modus operandi” del 43enne era molto semplice. L’uomo si presentava presso le abitazioni delle vittime qualificandosi come dipendente dell’ASPEM (acquedotto), con la scusa di dover verificare nell’abitazione l’eventuale presenza di inquinamento dell’acqua a causa della presenza del mercurio. Grazie a ciò il 43enne riusciva carpire la fiducia delle anziane donne, convincendo la vittime che la presenza di mercurio nell’acqua, avrebbe intaccato, danneggiandoli irrimediabilmente, i preziosi in oro nonché la filigrana presente nelle banconote. Pertanto, le induceva a riporli nel frigorifero, dicendo che il freddo avrebbe bloccato il processo di ossidazione e subito dopo, distratta la vittima con un pretesto, asportava tutti i beni, dileguandosi. Nei vari episodi criminosi, il soggetto, operava con tre complici (attualmente non identificati) utilizzando autovetture o motocicli con targhe falsificate.

I colpi portati a compimento hanno fruttato all’uomo un bottino di almeno 160 mila euro. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Varese, la dottoressa Sara Arduini, grazie ad accurate verifiche, alla raccolta di testimonianze e all’analisi degli impianti di videosorveglianza installati dai Comuni sul territorio provinciale, hanno ben presto consentito ai militari di dare un volto e un nome al truffatore, ben noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi. Partendo dai primi elementi, i carabinieri sono riusciti ad estrapolare dagli impianti di video-sorveglianza quanto necessario per sviluppare in seguito gli accertamenti che, infine, hanno condotto all’identificazione di C.B. a carico del quale il magistrato inquirente, ha richiesto ed ottenuto un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere. Sono pertanto scattate le ricerche del 43 enne, che, sentendosi braccato, si è allontanato dalla provincia di Vercelli. Costantemente monitorato, è stato individuato a Roma ed arrestato con la collaborazione degli agenti della Questura di Roma e si trova ora recluso in carcere nella Capitale.

I carabinieri di Luino invitano le persone che eventualmente avessero subito analoghi reati a prendere contatti con personale del Nucleo Operativo, chiamando al nr. 0332/542900.


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