Leggere, ricordare, vivere, raccogliere, unire, condividere.
Questa è la ricetta.
Ora che penso di chiudere il blogFumi e Fumetti per non andar via di cervello e di concentrarmi su uno solo, questo, che riunisce le mie ricettine (latitano pure quelle in questo periodo) e le mie cose di fumetto... mo' dico, mi ritwittate, ribloggate, leggete fumi e fumetti?
Allora ecco, questo post lo posto qui e là e vediamo chi la vince! :D
Ma entro questa settimana vi parlerò anche della cena alla frutta (anche a Pratt piaceva cucinare per gli amici)
Ora vediamo... tanto ho trovato il mio salvatore che di web ci capisce.
Però visto che l'avevo annunciato, ecco il mio libro su Pratt.
Hugo Pratt, le lezioni perdute, è edito dalla novella casa editrice Mompracem (sito ancora in costruzione), del gruppo LIT (per intenderci quelli di Elliot e di Arcana... che Elliot a me piace molto, ma Arcana può pure non esitere, che io potevo nascer sorda e mi andava bene lo stesso... musica xme niet).
Insomma il libro è uscito in gran bella compagnia.
A parte (e dico niente) la assai notevole autobiografia di Moebuis(Giraud), gli altri 2 libri usciti sono di 2 carisismi amici: Franco Saudelli (il suo Porfiri in versione completa) e Filippo Scòzzari con un'integrale di Suor Dentona, che è un personaggio che amo tanto che c'ho pure la giacca dipinta a mano dall'autore, tiè!
Ma tornando al mio, questo libro su Pratt è figo. Sì, ne vado orgogliosa, sebbene abbia scritto poi non tante parole. Perché ne ho unite e collegate e trovate tante, e le ho ben intrecciate con grandi immagini, che vengono in buona parte dalle schede, mai pubblicate in Italia, della Escuela Panamericana de Arte, i corsi per posta (un po' come faccio quelli per internet io), in copie anastatiche.
Ma poi sono sbucate fuori tante cose, attraverso i miei ricordi e quelli dei suoi amici, allievi, collaboratori.
Avendo cominciato io a causa di Pratt, e avendolo conosciuto a 15 anni (io) dopo la Ballata, e avendogli rotto le palle con i miei disegni e storie per vari anni, ho risvegliato ricordi e lezioni che ho percepito, che mi erano entrate (non molto sfruttate ahimè), che hanno fatto da collante alle parole e alle immagini dello stesso Pratt e degli altri. E sì, è ancora oggi un grande maestro, e sì, ci si commuove e si sente la forza che ha avuto qaundo, a 25 anni era già un eroe del fumetto argentino, come ce lo racconta José Muñoz a voce e in una storia a fumetti, disegnata con amore.
E ci sono molti spunti su cui sto soffermandomi, perché fare questo lavoro mi ha smosso memoria e pensieri... chissà se anche le mani. E non solo a disegnare...
Per dire, ho sempre pensato di fare una torta Cush, due sfoglie di sablé e in mezzo crema al tè e alla menta, qualche ritocco di cioccolato. Che ne dite? La provo a fare? Lui la menta la morde sempre... o sarà altro? Cush è un figlio di Caino, si trova hashish nel deserto?
Magazine Cucina
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