Matte vi odia tutti.
A prescindere che voi siate uomini, donne o bambini, Matte vi odia.
Doveva essere una trilogia ma mi sono sentito come George Lucas e ho deciso di aggiungere un altro capitolo al trittico di storie sulla Fiorentina e sui suoi “meravigliosi” tifosi.
Questa volta però non c’è l’eterna rivalità con la Juventus a tenere banco ma bensì il secondo nemico giurato del popolo viola: la Nazionale Italiana.
Nonostante il centro tecnico di Coverciano, l’amore tra i tifosi della Fiorentina e gli Azzurri non è mai sbocciato. Anzi, amore è proprio l’ultima parola che dovrei usare. Io c’ero nel 1992 al Franchi a vedere Italia-Messico (più che altro ero a vedere Roberto Baggio) e mi ricordo benissimo i fischi, gli insulti, i chi non salta per l’Italia è e i cori a favore dei Messicani.
Come avevo già scritto nel primo capitolo, l’ultras viola si riconosce subito per alcune caratteristiche che lo rendono unico: il godere sulle sconfitte altrui ma mai sulle proprie vittorie, autoconvincersi che tutto il mondo ce l’abbia con loro, vedere complotti su complotti e credere di avere in squadra i calciatori più forti del mondo a prescindere.
Ma andiamo con ordine.
Per chi non lo sapesse l’odio verso la Nazionale Italiana nasce a causa di alcuni episodi contestati. Ci tengo a spiegarlo perché molti tifosi stessi non ne sono a conoscenza dando la colpa prima a Moggi e poi a Galliani (come per qualsiasi cosa del resto), lasciando partire una grandinata di bestemmie come punteggiatura.
- il gol annullato a Graziani e il rigore di Brady nell’ultima giornata del campionato 81/82.
- la famosa finale di Coppa Uefa del 1990 contro la Juve, dove il ritorno fu giocato sul neutro di Avellino, roccaforte bianconera, e la cessione di Baggio qualche giorno dopo proprio ai Gobbi.
- il gol sbagliato da Carnevale praticamente a porta vuota che “salvò” l’Udinese facendo retrocedere la Fiorentina.
- Calciopoli.
e ultima in ordine cronologico la vittoria del Milan a Siena l’anno scorso.
A leggere tutti questi motivi può venire naturale chiedersi: “Ma che c’entrano con la Nazionale?”. Ecco, non ve lo chiedete. Pensate che avete a che fare con i tifosi della Fiorentina e tutto vi sembrerà normale.
Allora spostiamoci sui calciatori.
I calciatori che ha la Fiorentina sono i migliori eppure vengono sempre preferiti quelli di altri squadre. Di solito le strisciate o i giallorossi della Capitale. Mi ricordo perfettamente tutti i Mondiali e gli Europei a partire da Italia ’90 ma è da Francia ’98 che ho iniziato a fare attenzioni a certi discorsi. C’è chi addirittura nel 2006 non riusciva a capacitarsi come mai Lippi (gobbo) non avesse convocato né Dainelli né Gamberini.
“In Italia un ce ne son miha difensori come loro!” (da leggere in rigoroso slang da Curva Fiesole).
“Mah, Nesta-Cannavaro mi sembrano leggermente meglio”.
“Sieeee e son finihi alle barbe. C’hanno dugent’anni in due! Ma mi importa una sega. La mi’ Nazionale l’è la Viola!“.
Esatto, la loro Nazionale si chiama Fiorentina.
Eppure c’è qualcosa che non torna.
Tra i 30 pre-convocati per l’imminente Mondiale brasiliano, il CT Prandelli ha deciso di tagliare Giuseppe Rossi dall’elenco dei 23 preferendogli Insigne.
E’ una scelta che può far discutere ma non più di tanto. Sono dell’idea che se il Gioppino non ha portato Baggio nel 2002 possono restare a casa tutti. Ammetto che come giocatore Pepito non mi abbia mai entusiasmato (lo sapete, il mio target è un altro) però dispiace quando un giocatore si fa male, fa di tutto per rientrare, recupera (più o meno) ma viene lasciato a casa.
Dopo l’irrefrenabile gioia per l’infortunio dell’odiato Montolivo, a Firenze è scoppiato il caos.
Però, essendo contro l’Italia dovrebbero essere contenti, no?
Se Pepito non va in Brasile può recuperare al meglio per la prossima Serie A. Tanto chissenefrega dalla Nazionale. Giusto?
Dai discorsi che fanno, teoricamente sì.
E invece è polemica. Come sempre.
Addirittura sono arrivati ad avercela a morte con Prandelli (per me un cane di allenatore che è arrivato a sedersi sulla panchina dell’Italia per motivi extracalcistici), fino a due giorni fa considerato un idolo nonché il miglior Mister di sempre perché era l’unico che era riuscito a riportare la Fiorentina in Champions dopo Trapattoni. Lo hanno chiamato, per dirne alcune, uomo di merda e vigliacco.
Su Twitter è guerra. Pepito stesso ha sbottato, la sua fidanzata, tale Jenna (non Jameson eh..), ha retweettato una serie di memes sulla non convocazione del suo boyfriend e addirittura il nonno ha dato del traditore al CT.
Sulla mia timeline di Facebook ho letto veramente di tutto:
- non si passa il primo turno.
- si fa cahare.
- ci son solo gobbi.
- io i’tifo pe’ Balottttelli non lo fò!
- Prandelli speriamo tu moia.
- vattene da Firenze.
- perché non ha portaho Pasqual? (questa mi ha fatto veramente svenire dalle risate).
La cosa più divertente sono stati una serie di commenti ad uno stato sulla scelta della squadra da tifare.
Decisione complicata.
Per anni hanno tifato per l’Argentina causa Batistuta, poi, dopo essere stato venduto alla Roma diventando un infame, per il Portogallo di Rui Costa. Quest’anno faranno il tifo per la Colombia di Cuadrado sperando che non venga venduto durante il Mondiale altrimenti sarebbero nei casini. Solo perché la Spagna non ha convocato Borja Valero (anche lì, scelta incomprensibile da parte di un idiota di allenatore che ha vinto “soltanto” una Champions, un Mondiale e due Europei) altrimenti la decisione sarebbe stata ben più semplice.
“Contro l’Italia! Noi siamo contro l’Italia!“.
Hanno ragione. Anche secondo me la squadra è davvero scarsa e, probabilmente, non si passerà neppure il primo turno.
Però, in ogni caso vi aspetto sui viali dopo la prima vittoria a sventolare la bandiera e a cantare “Po-poroppòppò-pò!”.
Tanto lo so che ci sarete tutti.
Ma vi capisco.
Non vorrete mica fare la muffa ad aspettare una vittoria della Fiorentina.
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