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Ricordando Falcone

Creato il 22 maggio 2011 da Albix

cvopertyina 2falcone“La mafia non è  invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Ma bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave che si può vincere, non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia  le forze migliori delle istituzioni. “

Così scriveva Giovanni Falcone prima che il 23 maggio di 19 anni fa i malvagi lo facessero saltare in aria insieme alla moglie ed alla scorta.

Io sono convinto che non esista una sola mafia, ma bensì che esistano “le mafie”.

Uso il plurale perché il fenomeno malavitoso di tipo associazionistico, se anche lo volessimo circoscrivere alla sola Sicilia, assume connotazioni e peculiarità tali da non potere essere considerata una entità unica e indistinguibile.

Certo tutte le mafie, siciliane o no, hanno un denominatore comune e vanno comunque  ascritte al Male; anche se sono cosciente che il confine tra il Bene e il Male non è sempre così netto e preciso da tracciare; (basti pensare agli ostacoli che lo stesso Falcone dovette affrontare all’interno delle istituzioni giudiziarie prima di essere chiamato a Roma dall’allora ministro della giustizia Martelli per collaborare ai massimi livelli nella lotta contro la malavita organizzata, appena un anno prima della sua morte.

E Falcone, è giusto ricordarlo senza tentennamenti e ipocrisia, era schierato dalla parte  del Bene in maniera netta e coraggiosa.

Una scelta che egli pagò con la vita.

 


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