In vista delle elezioni politiche 2013, Amnesty International Italia lancia la campagna ‘Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani‘, attraverso la quale sottoporrà ai leader delle coalizioni e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali un’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia.
Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia, ha dichiarato:
“Il benessere di un paese si misura anche dal rispetto dei diritti umani. Oggi, alla luce dei fatti, in Italia questo rispetto non è assicurato. Essere donne, partecipare a una manifestazione, essere migranti, rom, gay, detenuti significa rischiare di subire violazione dei diritti umani”
“Un governo che ha a cuore il paese, ha a cuore i diritti umani di chi ci vive e se ne sente responsabile. Un parlamento che intende esercitare pienamente la sua funzione, legifera per la protezione e il benessere di tutti, nel segno dei diritti e del rispetto della dignità di ogni persona. E’ questo che chiediamo. Nulla di meno”
L’Agenda di Amnesty International in 10 punti per i diritti umani è un vero e proprio programma di riforme nel campo dei diritti umani, su cui si chiede ai leader di esprimersi chiaramente, a favore o contro. I 10 punti, meglio analizzati qui, sono:
- Garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura
- Fermare il femminicidio e la violenza contro le donne
- Proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione
- Assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri
- Combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate)
- Fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom
- Creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani
- Imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani
- Lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri stati
- Garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l’adozione di un trattato internazionale
I leader ai quali Amnesty International si rivolge sono Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Antonio Ingroia, Mario Monti e Marco Pannella.
Per saperne di più: www.amnesty.it e www.ricordatichedevirispondere.it.
YB