Rinvio a giudizio e processo il 3 ottobre prossimo per Stefano Ricucci ed altre dieci persone accusate di concorso in bancarotta. Lo ha deciso il gup Elvira Tamburelli.
Tra i rinviati a giudizio anche il padre di Ricucci, Matteo, la madre Gina Ferracci, e l'ex cognato di Ricucci Francesco Bellocchi. Il giudice ha accolto le richieste del pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli i quali agli imputati contestano, secondo la posizione processuale i reati di bancarotta fraudolenta o per distrazione o per dissipazione.
A giudizio anche componenti o ex amministratori della società Magiste Realestate Spa. Secondo l'accusa Ricucci e le persone che con lui sono state rinviate a giudizio sono responsabili di diversi fatti illeciti.
Tra questi la dissipazione dell'immobile 'Viva Feltrinellì all'Argentario che fu abitazione di Ricucci quando era sposato con Anna Falchi. Un altro fatto contestato la distrazione di 600mila euro attributi allo stesso Ricucci nei primi 6 mesi del 2007, ma senza alcun titolo e giustificato come somma svolta dallo stesso in veste di presidente della Magiste.
Infine altre contestazioni si riferiscono a denaro decisamente speso per l'acquisto di regali, noleggio di imbarcazione, viaggi, nonchè trasferimento di beni immobili ai genitori dello stesso Ricucci.
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