Riceviamo dal gruppo MoVimento 5 Stelle di Pontedera e Valdera
La Regione Toscana, come previsto, ha espresso parere favorevole ai cosiddetti “pirogassificatori” (leggasi inceneritori) portatili della NSE industry di Empoli.
Come facciamo ad averlo previsto? Semplice come fare una lista della spesa. Vediamo quali sono gli ingredienti:
– Un ex assessore regionale (Agostino Fragai) attualmente responsabile per le relazioni esterne della NSE, ma che all’ epoca della presentazione del progetto alla provincia di Pisa era ancora assessore regionale.
– Una banca (Monte dei Paschi di Siena) che mette i soldi.
– Un “prestanome” della banca sulla poltrona di governatore della Regione.
– Intrecci della NSE con i gruppi economici piu’ importanti in regione (Coop in primis).
– Una giunta regionale fantoccio, incompetente, asservita e ricattabile.
Con questi ingredienti l’avrebbe previsto anche un bambino. A questo punto i mesi di processo partecipativo (anche questo basato su una legge regionale, la 69/2007 ispirata casualmente dallo stesso Fragai), e le decisioni politiche locali possono tranquillamente andare a farsi benedire. Qui comanda Enrico Rossi. Non importano le leggi: se ce n’e’ qualcuna che disturba se ne fa subito un’altra (la legge regionale 35/2011, approvata con tempismo perfetto il primo agosto di quest’anno proprio per soddisfare le esigenze della NSE e permettere alla Waste Recycling di impugnare la decisione della Conferenza dei Servizi di Pisa) che ci permette di fare comunque quello che ci pare. Evidentemente le decisioni importanti non vengono prese in Regione, ma da qualche altra parte, magari durante qualche consiglio d’amministrazione o in qualche riunione privata stile palazzo Grazioli. Poi si fa la legge su misura per le decisioni gia’ prese.
A questo punto non contano piu’ le leggi scritte, ma quelle non scritte. Conta piu’ una stretta di mano fra un amministratore delegato e un politico che una legge.
Perfetto.
Noi lo sapevamo gia’, ma speriamo che ora che lo sapete anche voi mettiate la vostra incazzatura in un barattolino e ce la portiate alla prossima riunione, cosi’ ci organizziamo.
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