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Riflessi di Paradiso

Creato il 12 aprile 2012 da Istanbulavrupa

Riflessi di ParadisoMostra dell’artista turca Irem Incedayi
Palazzo della Cancelleria, Piazza della Cancelleria 1, Roma

Inaugurazione : lunedì 16 aprile 2012, ore 18.00
Periodo espositivo : 17 aprile – 1 maggio 2012 (orario 10-13/17-20 chiuso domenica)

Lunedì 16 aprile, presso il Palazzo della Cancelleria a Roma, si inaugurerà al pubblico la mostra dell’artista turca Irem Incedayi, dal titolo “Riflessi di Paradiso” realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso la Santa Sede e con la collaborazione dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia. Verrà presentata al pubblico una selezione di circa 30 opere di medio e grande formato realizzate dall’artista nell’ultimo biennio.

C’è qualcosa di divino che si libra nell’aria, e fin dai tempi e dalle religioni più antiche l’uomo l’ha percepito come anello di congiunzione tra il mondo della natura umana e il mondo della perfezione: il Paradiso e l’ha chiamato Angelo. Erano Angeli i messaggeri degli Dei, sono Angeli i messaggeri di Dio sia nelle religioni d’Occidente che in quelle d’Oriente. Essi ci guidano e ci sostengono nell’attraversare quel ponte ideale che ci divide e ci unisce alla vita ultraterrena. Nella rappresentazione dei suoi Angeli, Irem attraversa le due culture: quella Occidentale cristiana e quella Orientale dell’Islam fondendo con la sua iconografia la percezione di questa entità. Una visione carnale e figurativa dell’arte derivante dal classicismo di Roma, da Michelangelo, dal Barocco contrapposta e arricchita dalla visione astratta e purissima delle decorazioni islamiche. La luce che si riflette sui panneggi, sugli arti marmorei, sulle ali dei bellissimi Angeli pronti a spiccare il volo, si intreccia indissolubilmente ai motivi decorativi islamici che riflettono se stessi all’infinito.

L’artista, nata a Roma nel 1970, vive e lavora tra Roma e Istanbul. Si è diplomata nel 1994 all’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua tecnica, messa a punto sin dai primi lavori, dalla fine degli anni Novanta ha un forte legame con l’archeologia e il culto del passato. Si ispira agli affreschi romani e orientali usando colori polverosi, realizzati con terre miste, sabbiose, foglie d’oro e d’argento, acrilico e olio che creano effetti di corrosione di un tempo passato. Irem ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali e ha realizzato parecchie mostre personali in varie parti d’Italia, in Turchia e negli Stati Uniti.



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